Heat, FTX in bancarotta. Pronto il rebranding dell'arena
Con la piattaforma di scambio di cryptovalute FTX che ha dichiarato bancarotta, i Miami Heat, assieme alla Contea di Miami-Dade, sono pronti ad interrompere l’accordo di naming rights dell’attuale FTX Arena, conosciuta sin dal 1999 come American Airlines Arena. L’accordo in essere venne siglato lo scorso anno, con una valenza di 19 anni e dal valore di 135 milioni di dollari. Come riporta ESPN, il palazzetto conserverà il nome di FTX Arena ancora per una partita, quella di stanotte contro gli Charlotte Hornets.
“Le notizie su FTX e le proprie affiliate sono estremamente deludenti” – si legge nella dichiarazione congiunta rilasciata alla stampa dalla contea e dalla franchigia californiana – “La Contea di Miami-Dade e i Miami Heat stanno prendendo immediati provvedimenti per porre fine ai nostri rapporti commerciali con FTX e lavoreremo assieme per trovare un nuovo partner con il quale ribranderizzare l’arena“.
La bancarotta di FTX ha provocato effetti a catena in tutto il mondo dello sport, nel quale la piattaforma aveva negli ultimi anni intessuto varie partnership. Per rimanere in ambito NBA, basti pensare ai Golden State Warriors e a Stephen Curry, oltre ai Washington Wizards; ancora, in ambito USA, Tom Brady e la tennista Naomi Osaka, senza dimenticare quella siglata con la MLB (baseball). In Formula 1 la Mercedes, impegnata nel weekend ad Interlagos (Brasile) per il Gran Premio di Sao Paulo, ha annunciato ieri che avrebbe immediatamente rimosso il logo FTX dalle proprie monoposto.