Wizards, Kuzma: "Fondamentale essere uniti. Possiamo fare qualcosa di speciale"
Kyle Kuzma, nella notte, ha partecipato alla nuova puntata del podcast di Draymond Green, il The Draymond Green Show. Reduce da un’annata da 66 partite, 33.4 minuti di media in campo, 17.1 punti, 8.5 rimbalzi e 3.5 assist ad allacciata di scarpe, tirando con il 45.2% dal campo, il 34.1% da tre e il 71.2% ai liberi, il 27enne nativo di Flint, Michigan, ha risposto a domande sulla sua attuale squadra, i Washington Wizards, ma anche sul suo passato ai Los Angeles Lakers.
Partiamo da quest’ultimo aspetto e dalla trade, che lo vide lasciare la California per il District of Columbia esattamente un anno fa, il 6 agosto 2021. “All’inizio è stato difficile, visto che era la prima volta che venivo scambiato e non sapevo bene cosa aspettarmi” – spiega Kuzma – “Passare da LA a Washington non è stato facile, ci sono alti e bassi e situazioni a cui devi adattarti. Ma nella stagione della trade ho imparato moltissimo, qui le persone hanno cominciato a dare un perso diverso alle mie parole“.
Specifica il giocatore: “Non che a Los Angeles non venissi ascoltato, ma nella stagione dell’anello io ero “quello giovane”. Vedevo tutti questi veterani come LeBron, Rondo, Davis e sinceramente non riuscivo a confrontarmi come invece riesco ora. Qui a Washington le gente mi chiede cosa penso, cosa manca al team e su quali aspetti possiamo migliorare. Per me questo è davvero importante, amo essere al centro delle cose“.
Si passa quindi ai Wizards e alle prospettive sulla nuova stagione: “In una squadra l’intesa per me è un aspetto fondamentale. Lo scorso anno non facemmo un minicamp né partimmo così presto. Quest’anno invece può essere tutto diverso. Quando ai Lakers vincemmo l’anello, ci riuscimmo anche perché eravamo tutti uniti, tutti compatti come squadra. Cos’altro è importante? Ovviamente restare sani; finché ci riuscimmo lo scorso anno eravamo nelle prime otto della Eastern Conference. Cosa mi aspetto? Penso che abbiamo la chance di fare qualcosa di speciale, giocheremo tutti noi con dei sassolini nelle scarpe da toglierci“.