Warriors, Curry ne segna 21 nel quarto quarto: "Ho sempre fiducia nel mio tiro"
Nella notte NBA i Golden State Warriors hanno inflitto agli Houston Rockets la seconda sconfitta nel giro di nove giorni, espugnando il Toyota Center per 108-122. L’eroe del match è stato Steph Curry, che dopo un avvio molto difficile nella prima metà si è esaltato nel quarto periodo segnando ben 21 punti: per lui si tratta di un record individuale per punti realizzati in un quarto. Dopo la sirena finale, il tabellino del nr. 30 di Golden State recita 40 punti, 9 assist e 5 rimbalzi con 7 triple su 14 tentativi, di cui 4 solo nella frazione conclusiva.
Curry, che nell’ultimo mese ha visto il suo rendimento calare drasticamente dopo l’eccellente avvio di stagione, ha detto nel post partita di non curarsi troppo delle critiche che gli sono state rivolte in questo periodo: “Sono il primo ad essere duro con me stesso quando gioco male. È la conseguenza naturale quando fissi l’asticella in alto come ho fatto io: se raggiungi quel livello ti ammirano tutti e ti prendi i meriti, altrimenti arrivano le critiche. Ma la fiducia nei miei mezzi e nel mio tiro è sempre alta anche quando la palla non entra, ho sempre la sensazione che mi basti un solo canestro per accendermi come ho fatto oggi.”
Coach Steve Kerr ha commentato così la prova del suo giocatore: “Sappiamo tutti cosa è capace di fare Steph, abbiamo visto partite di questo tipo da parte sua molte volte. Anche se non è stato un periodo particolarmente positivo per lui ero sicuro che prima o poi una serata del genere sarebbe arrivata”.
L’allenatore dei Rockets, Stephen Silas, ha preferito invece scherzare sulla performance di Curry: “Gli ho detto chiaro e tondo dopo la partita che sono stufo di vederlo e di doverci giocare contro, non lo voglio più vedere”. Già lo scorso 22 gennaio, con una prodezza sulla sirena, il nr. 30 dei Warriors aveva deciso la sfida contro Houston per 105-103.