Suns, l'NBA avvia un'indagine sul proprietario Robert Sarver in seguito all'inchiesta di ESPN
In seguito ad un’inchiesta pubblicata nella notte americana da ESPN, la NBA ha avviato un’indagine approfondita nei confronti di Robert Sarver, attuale proprietario dei Phoenix Suns, accusato di atteggiamenti razzisti e sessisti. Baxter Holmes, autore dell’inchiesta, ha raccolto oltre 70 testimonianze di persone che hanno denunciato il comportamento del magnate dell’Arizona, fra cui anche quella di Earl Watson, ex assistente e poi allenatore dei Suns dal 2015 al 2017.
Dal canto suo Sarver, che ha acquistato la franchigia nel 2004, ha smentito qualsiasi accusa attraverso un comunicato sul sito ufficiale della squadra, bollando le notizie riportate da Holmes come non vere e definendo Watson una persona non attendibile, rea di aver creato un’atmosfera tossica nella società.
Intanto i Suns sono scesi in campo nella notte battendo in casa gli Houston Rockets per 123-111. Intervistato proprio da ESPN dopo la vittoria, il leader di Phoenix Devin Booker ha parlato dell’accaduto: “Siamo una squadra unita, ovviamente se n’è parlato nello spogliatoio ma siamo rimasti concentrati sul match”. Poi continua: “In sette anni trascorsi qui non ho mai notato comportamenti simili da parte di Sarver. Non sono insensibile al tema ovviamente, ma sono convinto che la NBA scoprirà la verità”.
Di avviso simile anche l’attuale allenatore Monty Williams: “Se questi atteggiamenti si fossero manifestati nelle tre stagioni che ho passato qui, non siederei più su questa panchina. Aspettiamo ciò che verrà fuori dall’indagine”. Nessuna delle testimonianze raccolte da Holmes, effettivamente, risale a date successive al 2019, anno in cui Williams venne assunto come head coach.
Sul tema si è infine espresso anche il playmaker Chris Paul: “Come ha detto Booker, non siamo insensibili a non volerci ancora esporre pubblicamente, semplicemente non siamo a conoscenza dei dettagli necessari per farlo. La NBA continuerà a fare la sua indagine, mentre noi continueremo a scendere in campo per provare a vincere”. Paul si trovò coinvolto suo malgrado in un episodio simile quando nel 2014 Donald Sterling, proprietario della sua ex squadra dei Los Angeles Clippers, venne bandito a vita dalla NBA in seguito ad alcuni commenti razzisti che divennero pubblici.
Mentre l’indagine della NBA si preannuncia piuttosto lunga, Phoenix tornerà in campo domenica ospitando gli Atlanta Hawks.