NBA, incriminati per frode assicurativa ben 18 ex giocatori della Lega
Ben 18 ex giocatori NBA, riporta una indiscrezione di NBC New York, sono stati accusati di aver intascato illegalmente somme per 2.5 milioni di dollari, andando a frodare il protocollo sanitario ed assistenziale della Lega, nell’ambito di una truffa che, per le autorità, implicava il rimborso di spese mediche ed odontoiatriche mai effettuate.
Il procuratore Audrey Strauss, in una conferenza stampa, ha spiegato che la frode ha avuto inizio nel 2017 e che gli agenti dell’FBI hanno già arrestato 16 persone coinvolte (15 ex giocatori e la moglie di uno di loro). Gli arresti sono avvenuti negli stati di Washington, California, New York, Alabama, Illinois, Florida, Nevada, Georgia e Tennessee. L’accusa è di frode sanitaria e telematica che, in caso di massimo della pena, prevede una condanna fino a 20 anni di carcere.
Ancora Strauss ha aggiunto che la frode è andata avanti dal 2017 al 2020, che i pubblici ministeri coinvolti hanno in mano documenti di viaggio, mail e dati GPS i quali, in modo inequivocabile, mostrano che gli arrestati erano spesso lontani dagli studi medici e dentistici nei quali dichiaravano di venir curati. Inoltre, ogni ex giocatore avrebbe fatto richieste false da un minimo di 65.000 ad un massimo di 420.000 dollari; il totale delle richieste ammonta a 3.9 milioni di dollari, mentre la somma effettivamente percepita a 2.5 milioni di dollari.
Di seguito, gli ex giocatori coinvolti nella faccenda: Tony Allen, Alan Anderson, Shannon Brown, Will Bynum, Glen Davis, Christopher Douglas-Roberts, Melvin Ely, Jamario Moon, Darius Miles, Milt Palacio, Rubén Patterson, Eddie Robinson, Gregory Smith, Sebastian Telfair, CJ Watson, Terrence Williams, Antoine Wright, Tony Wroten.