Bucks, Antetokounmpo: "Milwaukee è casa mia, il posto dove voglio crescere i miei figli"
Giannis Antetokounmpo è l’uomo del momento in NBA. Il greco di origini nigeriane, due volte MVP in carica, è fresco di super rinnovo con i Milwaukee Bucks, avendo firmato una estensione di 5 anni da 228 milioni di dollari.
Ponendo brutalmente fine ai piani di molte franchigie NBA, che si stavano muovendo da tempo nella speranza di vedere un Antetokounmpo free agent nell’estate 2021, la stella dei Bucks ha spiegato le ragioni della sua firma ai giornalisti.
“Il modo in cui questa città ha accolto e sostenuto me e la mia famiglia sin dal primo momento, sin dalla prima volta nella quale ho camminato nella palestra del Cousins Center o anche al Bradley Center, è stato fantastico. Allora avevo 18 anni, ora ne ho 26“, spiega Giannis.
“Quando sono arrivato qui, tutto quello che sapevo è che questa è una città che ama il basket. Milwaukee è il posto dove voglio stare, dove mi sento bene, dove voglio crescere i miei figli. La mia famiglia sta bene qui e perciò sono felice“, aggiunge.
Giannis racconta di aver consultato sua madre durante queste settimane di trattative per il rinnovo con i Bucks: “Le ho chiesto se voleva trasferirsi altrove, e lei mi ha risposto di no. Quindi le ho detto ‘Ok, allora firmerò il contratto’. Milwaukee è casa mia, la mia città, ripeto, il posto dove voglio stare. Voglio rappresentare questa città e farlo per i prossimi cinque anni“.
Sulla stagione che sta per cominciare, Antetokounmpo è convinto che i Bucks possano recitare un ruolo da grandi protagonisti: “Credo e sono convinto che possiamo migliorare. Abbiamo una grande squadra, una grande cultura; io sto lavorando duramente per raggiungere l’obiettivo, e lo stesso sta facendo il front office. Penso che tutti siano sulla stessa lunghezza d’onda e ne sono contento“.
“Alla fine della fiera, bisogna dare uno sguardo al passato” – conclude Giannis – “Siamo migliorati di anno in anno, per me le ultime due stagioni sono state quelle in cui siamo stati realmente competitivi per il titolo. Gli anni precedenti, al contrario, non lo eravamo, quindi non sarà semplice“.