Rockets, Harden avrà bisogno di sei test COVID-19 negativi per tornare ad allenarsi
La Offseason 2020 tra James Harden e gli Houston Rockets si sta rivelando decisamente travagliata. Dalle voci su possibili trade, alimentate anche dallo stesso Harden, desideroso di trasferirsi in una vera contender (Nets o, da ultimo i Sixers), a quanto è accaduto negli ultimi giorni, con il #13 che ha saltato i primi giorni di training camp, salvo venir beccato in un night ad Atlanta.
Ora, come riporta Tim MacMahon di ESPN, per tornare ad allenarsi con i compagni Harden avrebbe bisogno di ben sei test COVID-19 negativi. I Rockets, dopo l’allenamento di ieri, sono in attesa di notizie dalla NBA riguardo i protocolli anti COVID-19.
Questi, approvati nelle scorse settimane, prevedono che i giocatori, prima di tornare ad allenarsi individualmente, devono risultar negativi per tre giorni di fila, senza contare la quarantena domiciliare, il frequentare solo le strutture di allenamento della franchigia e l’uscire solo per attività indifferibili come fare la spesa.
Il problema, in questo caso specifico, è che Harden si è allenato presso l’Università di Houston, spostandosi ad Atlanta per la festa del rapper Lil Baby, trascorrendo poi delle notti a Las Vegas, il tutto senza mai indossare la mascherina. Chiare ed evidenti violazioni dei protocolli previsti dalla NBA.
Il nuovo coach di Houston, Stephen Silas, appare alquanto in imbarazzo sul punto: “Riguardo al quando James potrà tornare ad allenarsi individualmente o in gruppo, unendosi al resto della squadra, stiamo parlando con la Lega per capire quando ciò potrà esattamente verificarsi. Per quanto ne so in questo momento, però, non è chiaro, anche perché il tutto si è verificato al di fuori di come stavamo gestendo il resto del gruppo“.