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I Warriors superano l'esame Spurs. I Bulls cadono a Detroit, scherzetto dei Timberwolves ai Suns. Brutte sconfitte per Blazers e Lakers

Appena 8 punti per Rose contro i Pistons (foto da: www.detroitbadboys.com)
Appena 8 punti per Rose contro i Pistons (foto da: www.detroitbadboys.com)

CHICAGO BULLS @ DETROIT PISTONS 91-100 – I Bulls cadono al Palace of Auburn Hills, incassando dai Pistons la ventunesima sconfitta stagonale. Il primo tempo, sostanzialmente, scorre via senza che nessuna delle due squadre riesca a prevalere: Monroe, Drummond (doppia doppia spaziale da 18 e 20 rimbalzi) mantengono i padroni di casa in linea di galleggiamento nonostante, dall’altra parte, Jimmy Butler dimostri di essere in grande serata (alla fine saranno 30 i suoi punti). Il 53-45 all’intervallo lungo mantiene tutto sul filo sottile dell’equilibrio. Equilibrio rotto da un terzo quarto di chiara marca Pistons: Caron Butler (20 punti) e Dinwiddie sono i protagonisti principali del 15-32 che indirizza la partita. I Bulls provano la disperata rimonta nell’ultimo periodo, senza però, impensierire più di tanto la truppa di Van Gundy. Vince Detroit 100-91.

Chicago Bulls: Gasol 12, Noah 10 (14 rimb), J. Butler 30, Rose 8, Snell 2, Gibson 15, Hinrich 7, Brooks 4, Mirotic 3;

Detroit Pistons: C. Butler e Monroe 20, Drummond 18 (20 rimb.), Caldwell-Pope e Dinwiddie 12, Lucas e Meeks 9

PHOENIX SUNS @ MINNESOTA TIMBERWOLVES 109-111 – Dodicesima vittoria stagionale per i Minnesota Timberwolves che approfittano del turno casalingo per tirare un brutto scherzo ai Phoenix Suns. Dopo un primo quarto equilibrato e caratterizzato dall’infortunio ad Anthony Bennett, i padroni di casa sembrano prendere il largo in un secondo periodo da 18-26 di parziale. sembra, appunto, perché al rientro dall’intervallo lungo, i Suns ne piazzano 35 (a 28) nei terzi dodici minuti di gioco riportandosi pienamente in partita. L’ultimo quarto è un’autentica battaglia: Markieff Morris (31 punti) da una parte e Kevin Martin (28) dall’altra sono i principali realizzatori di due squadre che si scambiano colpi a ripetizione come in un match di pugilato. L’ultimo colpo, però, è di Andrew Wiggins che, a 20 secondi dalla sirena finale, piazza il colpo decisivo del 107-110. Vincono i TWolves 111-109.

Phoenix Suns: Tucker e Len 11, Markieff Morris 31, Green, Bledsoe e Goodwin 12, Marcus Morris 14, Wright 4, Warren 2;

Minnesota Timberwolves: Wiggins 20, Bennet 2, Pekovic 16 (11 rimb.), Martin 28, Rubio 10 (14 ass.), LaVine e Neal 6, Dieng 15 (12 rimb.), Payne 1, Muhammad 7

Tutta la delusione di Damian Lillard (foto da: www.oregonlive.com)
Tutta la delusione di Damian Lillard (foto da: www.oregonlive.com)

PORTLAND TRAIL BLAZERS @ UTAH JAZZ 76-92 – Brutta sconfitta dei Blazers a Salt Lake City dove i Jazz colgono la ventesima W stagionale. Lillard e Aldridge sono i protagonisti di un primo quarto di chiara marca ospite, ma già dal secondo periodo i padroni di casa fanno intuire di poter essere in grado di rimanere in partita senza problemi., grazie a un 16-4 di parziale che fa da viatico al 43-39 di metà gara. Il terzo quarto dei Blazers è un autentico disastro: le tantissime conclusioni sbagliate aprono la strada alla fuga dei Jazz che, a cavallo tra terzo e quarto periodo, piazzano il 49-10 di parziale che decide la partita. Finisce 76-92.

Portland Trail Blazers: Batum e Lopez 8, Aldridge 14, Matthews 13, Lillard 19, Caman e McCollum 6, Blake 2;

Utah Jazz: Hayward 20, Favors 16, Gobert 4, Ingles 8, Exum 3, Booker 5, Burke 19, Hood 6, Millsap 9, Evans 2

Steph Curry a canestro contro Boris Diaw (foto da: bleacherreport.com)
Steph Curry a canestro contro Boris Diaw (foto da: bleacherreport.com)

SAN ANTONIO SPURS @ GOLDEN STATE WARRIORS 99-110 – I Golden State Warriors ripartono alla grande dopo l’All Star break e si prendono il prestigioso scalpo degli Spurs (alla seconda sconfitta consecutiva) all’Oracle Arena. Gli “Splash Brothers” partono forte ma gli ospiti trovano buone risposte dalla panchina limitando i danni nel primo quarto (29-27). Non così nel secondo dove uno spettacoloso Steph Curry (25 punti e 11 assist) guida i suoi al 26-35 che da una prima impronta alla partita. L’intervallo lungo non sposta l’inerzia del gioco, tanto più che, all’alba degli ultimi 12 minuti di gioco, il vantaggio dei padroni di casa è più che rassicurante (68-89). Da qui alla sirena finale è puro “garbage time”: vincono i Warriors 110-99.

San Antonio Spurs: Leonard e Baynes (10 rimb.) 12, Duncan, Ginobili, Splitter e Joseph 8, Green 4, Parker e Bonner 2, Diaw 11, Belinelli 9, Williams 7;

Golden State Warriors: Barnes 16, Green e Lee 11, Bogut e Speights 4, Thompson 20, Curry 25 (11 ass.), Iguodala 14, Barbosa 5

BROOKLYN NETS @ LOS ANGELES LAKERS 114-105 – Ormai le sconfitte casalinghe dei Lakers non fanno più notizia. Questa volta a passare allo Staples Center sono i Brooklyn Nets omaggiati della W stagionale numero 22. Dopo un primo tempo dominato da Bogdanovic (12 dei suoi 18 punti arrivano nei primi 24 minuti di gioco) ma comunque abbastanza equilibrato, i Nets cambiano marcia dopo l’intervallo lungo. Deron Williams (15 assist) fa contenti grandi e piccini, in particolar modo Joe Johnson che piazza 4 triple nel terzo quarto, rendendosi principale fautore del 40-20 che decide la partita. Nonostante l’11-21 di parziale nell’ultimo periodo, infatti, i Lakers non riescono più a recuperare: vince Brooklyn 114-105.

Brooklyn Nets: Bogdanovic 18, Johnson 23, Plumlee 4, Anderson 14, Williams 12 (15 ass.), Lopez 22 (14 rimb.), Morris e Jefferson 2, Brown 9, T. Young 8;

Los Angeles Lakers: Kelly, Clarkson e Hill (10 rimb.), 12, Black 3, Sacre 13, Ellington 8, Davis 16 (14 rimb.), N. Young 5, Price 6, Lin 18

 

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Salvatore Malfitano Classe ’94, napoletano, studente di legge e giornalista. Collaboratore per Il Roma dal 2012 e per gianlucadimarzio.com, direttore di nba24.it e tuttobasket.net. Appassionato di calcio quanto di NBA. L'amore per il basket nasce e rimarrà sempre grazie a Paul Pierce. #StocktonToMalone