Pelicans, Zion Williamson: "Mi sto allenando continuamente e non vedo l'ora di tornare a giocare"
La pandemia da COVID-19 non rende ancora possibile capire se e quando la NBA potrà riprendere la stagione. Intanto, in quegli stati che dal 1° maggio allenteranno le misure di lockdown, la Lega ha dato il via libera alla ripresa degli allenamenti nelle strutture delle squadre, seppur rispettando ancora ligiamente le misure di distanziamento sociale.
Zion Williamson, intervistato da Ernie Johnson, di TNT, ha fatto sapere di non essersi praticamente mai fermato in questo periodo di isolamento domiciliare: “Se io ho risentito fisicamente di questo stop? Assolutamente no, mi sto allenando di continuo” – ha spiegato la star dei Pelicans – “In queste settimane ho lavorato sodo per tenermi in forma, e credo di esser già pronto per giocare e non vedo l’ora che accada“.
Come tutti, anche Zion è consapevole delle incertezze del momento: “Non sappiamo per niente quando arriverà il momento di ricominciare, quando finalmente ci diranno ‘Riprendiamo da dove avevamo lasciato’. Io non voglio assolutamente farmi trovare impreparato, non voglio dover chiedere scusa ai miei compagni per non essermi preparato a dovere. Mi sto allenando anche per loro“.
“Quando il campionato è stato sospeso ero molto dispiaciuto” – aggiunge la scelta #1 al Draft 2019 – “Ero appena tornato dall’infortunio e mi sentivo in grado di esprimermi al meglio. Poi è accaduto tutto quello che sappiamo. L’altro lato della medaglia è che questo periodo mi consentirà di lavorare tanto sul mio ginocchio e sul mio corpo, cosa che non avrei potuto fare se la stagione sarebbe proseguita regolarmente“.
Una volta tornati in campo, l’obiettivo di Williamson è chiaro: “Voglio vincere il Rookie of the Year ma, se dovesse vincerlo Morant, sarò assolutamente felice per lui. Poi voglio andare ai Playoff. Se dovessimo avere anche una sola chance di arrivare in postseason, voglio dare tutto me stesso per riuscirci“.
Infine, Zion non si sottrae ad un giudizio su The Last Dance, il documentario sull’ultimo anno dei Bulls di Michael Jordan, che tanto sta facendo parlare il mondo dello sport e non solo: “Ogni singolo movimento di MJ era pazzesco” – dice il 19enne di Salisbury, North Carolina – “Michael si distingueva in tutto ciò in cui si poteva eccellere. Giocava sempre come se ci fosse qualcuno che lo stesse vedendo per la prima volta e non voleva in alcun modo deludere le sue aspettative“.