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NBA24 PREVIEW – Sacramento Kings: DMC pronto a trascinare, Gay prima soluzione offensiva; Collison rimpiazza Thomas, Stauskas l’uomo in più?

COME L’ABBIAMO LASCIATA – 28 W e 54 L, con una percentuale di vittorie del 34,1%. Da una squadra con un organico così ci si aspettava forse qualcosina in più, magari di arrivare in una posizione che per lo meno si avvicinasse ai PO. Il potenziale era più che discreto ma alcune ad pedine dello scacchiere di coach Malone mancavano ancora esperienza e sfrontatezza, soprattutto per i diversi e interessanti rookie pescati dal draft. Rookie non solo nel roster, visto che lo stesso capo allenatore Michael Malone, dopo quasi un ventennio da vice, era alla sua prima esperienza. Insomma, un progetto che non aveva ancora fretta di crescere, un disegno dalla lunga gittata e dai più che probabili risultati (positivi) in futuro. La discontinuità ha fatto da padrona la scorsa stagione: partite giocate ad alto livello, con delle pregevoli individualità, ed altre inspiegabili sconfitte dalle quali non trarre praticamente nulla di positivo. Enigmatici i Kings della scorsa stagione, con Rudy Gay che sembrava in molte occasioni la sua brutta copia. Non l’abbiamo dunque lasciata malissimo ma neanche troppo bene.

 

L'uomo da 102 triple in 5 minuti esatti. Saprà ripetere gli stessi risultati in NBA? (zimbio.com)
L’uomo da 102 triple in 5 minuti esatti. Saprà ripetere gli stessi risultati in NBA?
(zimbio.com)

MERCATO ESTIVO – Potrà sembrare molto negativa la sessione estiva di mercato per Sacramento, vista e considerata la cessione del primo finalizzatore offensivo Isaiah Thomas, il quale ha lasciato la California per portare i suoi talenti in Arizona, ai Phoenix Suns. Perché perdere la punta di diamante della squadra dopo una grande stagione? Le strategie di GM Pete D’Alessandro sono state mirate, programmate e, se possiamo aggiungere, molto furbe. I Kings possono vantare tanti giocatori che messi nella condizione giusta per segnare, vedono il canestro come pochi. È possibile che la presenza e la gestione in cabina di regia del piccolo Thomas disturbasse o quantomeno potesse influire sulla libertà di espressione degli altri giocatori. Ci riferiamo in particolare a Rudy Gay, il più delle volte escluso dalle manovre d’attacco per via dei continui pick&roll tra Thomas e Cousins. Se la scelta sarà giusta o sbagliata è presto per chiarirlo ma con lo spazio salariale liberato da Isaiah, i Sacramaneto Kings hanno inserito nel proprio roster quei giocatori che servivano per completare una squadra che, senza ombra di dubbio, appare almeno più competitiva dell’anno scorso. In arrivo, dunque, sono arrivati: Darren Collison e Ryan Hollins dai Clippers, Ramon Sessions, Omri Casspi, Eric Moreland e Sim Bhullar dalla free agency e un già idolo Nik Stauskas dal draft. In cabina di regia, Collison può garantire più controllo ed esperienza e meno punti, ma abbiamo visto negli scorsi PO di cosa è capace. Lo stesso vale per Casspi e Sessions, due che hanno già dimostrato e possono aiutare a completare perfettamente il roster. La sorpresa potrebbe rilevarsi Nick Stauskas, l’infallibile tiratore di Michigan: i numeri delle prime uscite e dalla scorsa stagione NCAA sono eccellenti e si attende di vederlo all’opera contro le difese NBA. Altra curiosità è il canadese di origini indiane Sim Bhullar, centro di 226cm. Solo un’operazione di marketing o un talento sul quale investire? Non solo buoni arrivi ma anche partenze illustri: Jason Terry, il già citato Thomas, Greivis Vasquez, Chuck Hayes, Jimmy Fredette, John Salmons, Quincy Acy, Aaron Gray e Jared Cunningham. Le basi solide per un futuro ci sono e il lavoro di D’Alessandro è stato proprio in funzione del futuro. La domanda ora è: quanto lontano?

 

L’UOMO FRANCHIGIA – Diverse potrebbero essere le “nomination” per la questione del franchise player. Ma quella che risulterebbe più adatta e giusta è quella di DMC, The Boogie Man, DeMarcus Cousins. Laureatosi campione del mondo lo scorso mese in terra ispanica, Cousins è pronto per il definitivo salto di qualità e trascinare i Kings ad un livello più alto. Potenza e fisicità, eleganza e classe i migliori pregi del centro di 211cm. L’unico difetto? La testa. Le bizzarre e uniche uscite di DMC, l’ultima ai mondiali dove ha messo ironicamente in mostra la sua scarsa conoscenza della geografia, fanno di lui un giocatore da amare o da odiare, da prendere o da lasciare. Ma, qualora mettesse tutte le rotelle al suo posto, può diventare un lungo col quale è difficile fare i conti, sia in attacco che in difesa. Le medie dello scorso anno indicano chiaramente che è lui l’uomo adatto a portare in alto il nome dei Kings: doppia doppia di media con 22.7 punti e 11.8 rimbalzi a sera! Se non sono numeri da uomo franchigia, non esistono gli uomini franchigia.

Spavaldo, sfrontato, potente, mai impaurito, trascinatore, fortissimo. Ecco l'identikit del franchise player dei Kings (dimemag.com)
Spavaldo, sfrontato, potente, mai impaurito, trascinatore, fortissimo. Ecco l’identikit del franchise player dei Kings (dimemag.com)

 

A COSA PUNTARE – Lo scorso anno, come si diceva, la posizione finale non fu delle migliori. Quest’anno, con un roster migliorato si può puntare sicuramente più in alto. La lotta per i Playoff è sempre più dura ad Ovest e questo potrebbe complicare i sogni dei Kings. Le prime 8 sembrano quasi già scelte nella Western Conference. Anche il ruolo di mina vagante pare scindersi in troppe squadre e la competitività di quella parte di lega è tanto alta quanto crudele. Dipenderà per gran parte dallo spirito col quale ha scelto di approcciare a questa stagione: il giusto mix tra esperienza, voglia di fare e gioventù può essere la ricetta giusta per avvicinarsi a quel nono/decimo posto e per scrollarsi finalmente di dosso quelle ultime posizioni raccolte negli ultimi anni. Si può concretamente puntare in alto, magari ai PO? La risposta al momento pare essere negativa ma siamo where amazing happens e tutto può succedere. A Sacramento non aspettano altro…

 

IL PRONOSTICO – I pronostici della West Coast sono i più difficili e i più imprevedibili. Azzeccarci sarebbe il sogno di chiunque scommettitore ma tutti sanno che la combinazione di troppi fattori dovrebbe confluire per puntare tutto su una sola squadra. Per i Kings faremo un’eccezione e adopereremo un blocco per provare ad inquadrarla all’interno di quella conference. La previsione tende a definire Sacramento come una squadra posizionata nel blocco che va dal 9° posto all’11° posto. Poterebbe sembrare, e forse lo è, un azzardo ma con due campioni del mondo in squadra sognare è quantomeno lecito.

 

TEAM ROSTER – 32 Sim Bhullar (21, C), 0 Deonte Burton (23, PG), 18 Omri Casspi (26, SF), 7 Darren Collison (27, PG), 15 DeMarcus Cousins (24, C), 30 Reggie Evans (34, PF), 8 Rudy Gay (28, SF), 5 Ryan Hollins (30, C), 33 Trey Johnson (30, SG), 24 Carl Landry (31, PF), 3 Ray McCallum (23, PG), 23 Ben McLemore (21, SG9, 25 Eric Moreland (22, PF), 9 Ramon Sessions (28, PG), 10 Nick Stauskas (21, SG), 34 Jason Thompson (28, PF), 31 David Wear (24, PF), 13 Derrick Williams (23, PF).

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Salvatore Malfitano Classe ’94, napoletano, studente di legge e giornalista. Collaboratore per Il Roma dal 2012 e per gianlucadimarzio.com, direttore di nba24.it e tuttobasket.net. Appassionato di calcio quanto di NBA. L'amore per il basket nasce e rimarrà sempre grazie a Paul Pierce. #StocktonToMalone