Doris Burke positiva al Coronavirus: "Ora sto meglio, ma ho passato giorni difficili"
La pandemia da COVID-19 continua a scuotere il mondo della NBA, oltre che a tutti gli States e al mondo intero. Subito dopo aver gioito per le guarigioni dei primi tre casi nella Lega, vale a dire (in ordine cronologico di guarigione) Christian Wood, Rudy Gobert e Donovan Mitchell, è arrivata la notizia della positività di uno dei volti più noti e riconoscibili, ovvero la giornalista di ESPN Doris Burke.
La Burke, 54 anni da West Islip, New York, diventata famosa come bordocampista e, prima donna di sempre, dal 2017/18 promossa a telecronista, si era sottoposta al tampone lo scorso 17 marzo, per il timore di un possibile contagio, vista la sua professione. L’esito, però, è giunto soltanto otto giorni dopo, confermando la positività al virus.
È la stessa Burke a raccontare la sua esperienza, in una chiacchierata con il collega Adrian Wojnarowski: “Pur se non avevo propriamente i sintomi del Coronavirus, ho cominciato a temere di averlo contratto a causa della mia professione, la quale mi porta ad avere contatti con tante persone“, racconta.
Si parla poi dei sintomi, che le hanno fatto passare una fase molto difficile dal 14 al 17 del mese in corso: “Avvertivo un’insolita stanchezza, oltre ad un gran mal di testa, non riuscendo ad alzarmi dal letto per più di cinque minuti di fila. Tutti parlano di respiro corto, febbre alta, senso di oppressione al petto, brividi, dolori muscolari… Sul serio, il mio sintomo principale è stata un’incredibile stanchezza“.
Il focus, quindi, si sposta sul dilemma morale di richiedere il tampone, nonostante negli Stati Uniti ve ne siano al momento a disposizione in numero limitato, spiegando però che la sua volontà era quella di sapere se avrebbe potuto esporre a rischi la propria famiglia, oltre a voler eventualmente avvisare tutti quelli con cui era stata in contatto nei giorni precedenti, nel caso fosse risultata positiva.
“Ora non ho più sintomi e mi sento incredibilmente grata di stare meglio” – conclude la Burke – “Continuo a mantenere una distanza di sicurezza dagli altri, ma fortunatamente non sono più costretta a stare a letto“.