La NBA considera lo spostamento delle partite nelle città non colpite dal Coronavirus
Anche gli Stati Uniti nelle ultime ore stanno assistendo ad un’impennata dei casi di positività da COVID-19 e la preoccupazione, ovviamente, sale. La NBA, oltre all’adozione di misure precauzionali nelle franchigie e nei rapporti dei giocatori con i fan e con i media, è noto che stia pensando di prendere esempio da vari sport europei, con la disputa delle partite a porte chiuse fino al superamento dell’emergenza o, all’estremo, sospendere il campionato.
Le ultime novità vengono riportate da Adrian Wojnarowski, di ESPN. In attesa dell’importante riunione di oggi del Board of Governor in conference call con il Commissioner, Adam Silver (che sarà seguita da un’altra con proprietari e GM giovedì), fonti della Lega hanno riportato il farsi largo di una nuova possibilità, che renda possibile la disputa delle partite.
Secondo Wojnarowski, infatti, è allo studio la possibilità, per le franchigie costrette a non giocare nella città nella quale hanno sede per la presenza di focolai del Coronavirus, di potersi spostare nell’arena della franchigia che avrebbe dovuto giocare in trasferta; se nemmeno questo fosse possibile, allora la partita potrebbe disputarsi in città ‘neutrali’, sempre se libere dal virus.
Nelle ultime settimane, continua Wojnarowski, si è verificato un fittissimo scambio tra le franchigie e tra queste e la Lega. La realtà è che le franchigie sono molto riluttanti nell’adottare per prime provvedimenti di chiusura con i tifosi. C’è l’esempio dei Golden State Warriors, con l’Ufficio Sanitario di San Francisco che vorrebbe imporre la chiusura del Chase Center ai tifosi; il problema è che la franchigia californiana è quella che incassa di più, in media 3.6-3.8 milioni a sera.
Il governatore dell’Ohio, Mike DeWine, ha raccomandato alle squadre che disputano partite in impianti al coperto di giocare a porte chiuse nelle prossime settimane. I Cleveland Cavaliers, impegnati in un road trip di 6 partite, hanno fatto sapere che valuteranno come procedere prima della prossima sfida interna, in programma il 24 marzo alla Mortgage Rocket FieldHouse.
Inutile dire che anche negli States la situazione è in continua evoluzione e, probabilmente, già nei prossimi giorni dovrebbero esserci novità.