Covid-19, la NBA chiede ai giocatori di limitare i contatti con i fan per prevenire il contagio
La diffusione del Covid-19 (comunemente chiamato ‘coronavirus’) anche negli Stati Uniti spinge la NBA ad innalzare la soglia di attenzione, invitando tutti, dalle franchigie ai giocatori, passando ovviamente per i fan, ad adottare ogni misura precauzionale atta ad evitare l’accrescersi del numero di contagiati.
ESPN ha diffuso delle linee guida che la Lega ha girato alle franchigie, dalle quali si evince il consiglio per i giocatori di rivolgere ai fan il pugno anziché il classico ‘high five’, oltre ad evitare di raccogliere dagli stessi penne, pennarelli, palloni, magliette da autografare e quant’altro.
La NBA teme ripercussioni, ed anche eventuali cancellazioni, su eventi come pre-draft combines, allenamenti ed incontri di scouting internazionale. “La situazione del coronavirus ha il potenziale di cambiare rapidamente” – si legge in una nota – “La salute e la sicurezza dei nostri impiegati, delle franchigie, dei giocatori e dei tifosi è la cosa più importante. Ci stiamo già coordinando con tutte le franchigie, consultandoci con il Center of Disease Control and Prevention e con alcuni specialisti. Monitoreremo la situazione da vicino, aggiornando continuamente sulla sua evoluzione“.
Intanto arrivano anche le prime reazioni da parte dei giocatori. CJ McCollum è il primo ad aver annunciato che, fino a nuovo ordine, non firmerà più autografi: “Il Coronavirus è ufficialmente arrivato in Oregon, per la precisione a Lake Oswego. Fate in modo di lavarvi le mano col sapone per almeno 20 secondi e copritevi la bocca quando tossite. Prendo ufficialmente una pausa dalla firma degli autografi fino a nuovo ordine“.
Diversa la reazione di Kemba Walker e di Jimmy Butler. “Sono abbastanza sicuro che continuerò a firmare autografi” – sottolinea la stella dei Celtics – “Al massimo lo farò soltanto con il mio pennarello personale“. “Io non ci penso proprio al virus” – taglia corto Butler – “Continuerò ad essere la persona che sono sempre stato, e credo che tutti si comporteranno così“.