Suns, Ayton squalificato per 25 partite dopo esser risultato positivo ad un diuretico
Brutta tegola in casa Phoenix Suns. Deandre Ayton, scelta #1 al Draft 2018, è stato squalificato dalla Lega per 25 partite dopo esser stato trovato positivo ad un test antidoping, a causa dell’ingerimento di un diuretico, sostanza proibita anche perché, il più delle volte, serve per mascherare nelle urine la presenza di sostanze dopanti. Stando a quanto riporta ESPN, nel test non è stata trovata traccia di altre sostanze dopanti, mentre il diuretico in questione rientra in una lista di 24 tipologie di sostanze da evitare secondo la Lega.
Sempre ESPN sottolinea che la NBPA (l’associazione dei giocatori NBA) si è già mossa per aiutare il 21enne bahamense ad ottenere, tramite un arbitrato, una riduzione della squalifica o anche una sua cancellazione, in base ad un protocollo firmato d’intesa con la NBA che riguarda i casi di ‘ingestione involontaria’ di sostanze proibite. Due volte l’anno la NBPA ha la possibilità, secondo questo protocollo, di chiedere di accelerare il processo di valutazione di un ricorso e, con tutta probabilità, il primo verrà usato proprio nel caso di Ayton.
A stretto giro di posta sono arrivate le prime dichiarazioni del giocatore dei Suns: “Voglio chiedere scusa alla mia famiglia, a tutta l’organizzazione dei Phoenix Suns, ai miei compagni di squadra, ai tifosi e a tutta la comunità di Phoenix” – ha commentato Ayton – “Il mio è stato un errore non intenzionale e sfortunatamente ho ingerito qualcosa senza averne assolutamente la consapevolezza. Mi rendo conto di quanto questa mia leggerezza possa pesare sugli altri e per questo mi sento profondamente in colpa. Sono distrutto dal dover lasciare la squadra in questo momento. Continuerò a lavorare assieme alla NBPA attraverso l’arbitrato, sperando di ottenere una revisione positiva della sentenza“.
Duro il comunicato emesso dalla franchigia dell’Arizona: “Siamo delusi per la condotta e per le azioni di Deandre Ayton. Questo tipo di comportamenti non rispettano gli standard e i principi che guidano le decisioni e le scelte fatte all’interno della nostra organizzazione. Il ragazzo ha espresso il suo profondo rammarico per quanto successo e durante la squalifica resterà con noi per proseguire nella sua crescita. Quanto successo resta poco chiaro e noi saremo i primi ad assicurarci che lui possa comprendere fino in fondo l’impatto che la sua decisione potrà avere sulla squadra, sull’organizzazione e su tutta la comunità che i Suns rappresentano“.