La NBA approva le nuove norme anti-tampering
Le nuove normative per contrastare la pratica del tampering (e non solo) sono già diventate realtà. Nella giornata di ieri, infatti, il Board of Governors della NBA ha dato il via libera al pacchetto presentato dal commissioner Adam Silver esattamente una settimana fa, contenente norme più restrittive contro una pratica che tanto ha fatto discutere in questo 2019 (dal caso-Davis alla Free Agency).
Tra le altre, come già spiegavano i rumors, spicca la sanzione di 10 milioni di dollari nei casi più eclatanti, oltre alla possibilità di vedersi escludere dal Draft, di poter sospendere dirigenti e finanche annullare contratti. Tutta una serie di misure con le quali la NBA spera di porre un freno ad una pratica, quella del tampering appunto, a causa della quale molti giocatori avevano discusso o, nei casi limite, si erano già accordati con altre franchigie, ben prima del consentito.
“C’è stato un clima molto positivo di predisposizione e salvaguardia delle regole tra tutti i presenti” – ha commentato in conferenza stampa il commissioner Adam Silver – “Tutte le franchigie della Lega vogliono giustamente sapere che possono agire su un piano di parità e non sentirsi svantaggiate dall’azione di altri se aderiscono a queste regole. Specifico che tutto è stato approvato all’unanimità, ed ogni parte presente ha agito per il bene della NBA“.
“Ci dovevano essere sanzioni più aspre in caso di violazione delle regole, garantendo la conformità alle stesse dell’agire di tutti. Che è il nostro obiettivo finale. Grazie a questa nuova normativa, se una franchigia non dovesse attenervisi, saprà che ci saranno conseguenze, anche molto serie“, ha concluso Silver.
Scendiamo un pò più nello specifico. Detto della sanzione massima di 10 milioni di dollari (e del resto, tra Draft e possibili squalifiche e/o annullamento di contratti già firmati), notiamo la norma secondo la quale, ogni anno, la NBA sceglierà cinque franchigie delle quali analizzerà le comunicazioni con quelle rivali e con gli agenti dei giocatori, intraprendendo indagini più approfondite se se ne presenterà il motivo; ancora, viene chiesto ai manager delle franchigie migliori di conservare le comunicazioni con gli agenti dei giocatori per almeno un anno.
La riunione di ieri ha contribuito a chiarire anche le modalità con le quali gli arbitri effettuano le chiamate di ‘traveling‘ (passi), oltre a prevedere la circostanza che i quintetti ufficiali dovranno essere forniti dalle franchigie mezz’ora prima della palla a due, e non dieci minuti prima come avvenuto fino ad ora.