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Warriors-Blazers, le reazioni post Gara-4 dei protagonisti

I Golden State Warriors, nella notte, sono usciti vincitori anche da Gara-4 al Moda Center di Portland, battendo i Trail Blazers per 119-117 all’overtime, dopo aver nuovamente rimontato un gap importante, stavolta -17 ad 1’55” dall’ultima pausa. I Campioni in carica completano quindi lo sweep (6° della gestione Kerr), in una partita storica, visto che Stephen Curry (37+13 rimbalzi ed 11 assist) e Draymond Green (18+14 rimbalzi ed 11 assist) sono diventati i primi compagni di squadra a realizzare due triple-doppie nella stessa partita di Playoff.

Ma c’è anche un altro dato molto utile per capire cosa stiano facendo gli Warriors: con la 5° qualificazione consecutiva alle NBA Finals, Golden State diventa primatista per la Western Conference e, più in generale, la prima franchigia a riuscire in un’impresa simile dai tempi dei Boston Celtics di Bill Russell e coach Red Auerbach i quali, dal 1957 al 1966, ne fecero addirittura 10 di finali consecutive.

Battono su questo punto sia coach Kerr che Draymond Green. “Spero che ciò che è stato fatto non venga sottovalutato o addirittura passi inosservato” – spiega Steve Kerr – “Capiamoci, cinque NBA Finals di fila non si verificavano dagli anni ’60 con i Celtics di Bill Russell; e se nel frattempo nessun’altro è riuscito in un’impresa simile è perché si tratta di un obiettivo estremamente difficile da conseguire“.

Ho la fortuna di lavorare con un grande gruppo, molto competitivo e davvero unito” – aggiunge il nativo di Beirut – “Abbiamo giocato le ultime cinque partite senza una stella come Kevin, oltre a DeMarcus e, stasera (stanotte ndr), senza Andre; e la squadra ha saputo sopperire a tutto ciò in maniera fantastica. Nei momenti di difficoltà ciò è ancor più evidente e i ragazzi trovano il modo di riemergere insieme, a partire dalla difesa. Non è per nulla facile ciò che hanno fatto, anche se dall’esterno potrebbe sembrare diversamente“.

Così Draymond Green: “Stiamo facendo qualcosa di speciale, e lo conferma il fatto che dopo i quei Celtics di Russell noi siamo i primi a fare un’impresa del genere. Ne abbiamo passate tante e abbiamo avuto le nostre montagne da scalare, ma questo gruppo è fantastico nel rimanere unito e nel fare l’impensabile. Però non abbiamo ancora fatto nulla. Il nostro obiettivo non è semplicemente partecipare a cinque NBA Finals di fila; noi vogliamo vincere. Ho già perso una volta le Finals e posso assicurarvi che non è una cosa divertente“.

La parola passa a Stephen Curry: “Per quanto giocare partite a questi livelli non sia più una novità per noi, non vogliamo dare nulla per scontato. Sappiamo quanto sia difficile confermarsi a livelli così alti, e vogliamo fare di tutto per rimanerci. Stasera (stanotte, ndr), in vantaggio 3-0, abbiamo subito un parziale importante nel terzo quarto; molte squadre avrebbero potuto pensare di lasciarla andare e di chiudere la serie in Gara-5. Con la fiducia e l’impegno di tutti, però, siamo riusciti a vincere. Tutti quelli che hanno messo piede in campo lo hanno fatto con la giusta mentalità, e vedere tutti festeggiare a fine partita con i cappelli celebrativi è stato un momento davvero bello“.

E’ una sensazione pazzesca, incredibile. Riuscirci poi nel posto dove sono cresciuto, guardando i miei giocatori preferiti, è un sogno che diventa realtà” – è stato il commento di Klay Thompson – “Mi sto godendo ogni momento, ogni sensazione, perché ho ricordi speciali in questo palazzetto. Sono grato di trovarmi in una situazione del genere, poiché non tutti arrivano alle NBA Finals, figuriamoci per cinque volte di fila. E’ incredibile e non vedo l’ora di giocarle“.

Per gli sconfitti, si sono presentati davanti ai microfoni Damian Lillard e Meyers Leonard. Comincia Dame: “Credo che arrivare fino a questo punto nei Playoff sia stata una grande esperienza per noi. E’ vero, siamo stati sweepati; ma penso sia meglio subire una cosa simile nelle finali di Conference piuttosto che al primo turno. Abbiamo disputato una grande stagione e lo abbiamo fatto tutti insieme, da squadra. Abbiamo avuto tante difficoltà, infortuni gravi, ma abbiamo continuato a fare il nostro lavoro, con il massimo impegno. Abbiamo dimostrato di poterci stare a questi livelli“.

Leonard, autore di una grande serie e di una Gara-4 da 30 (career-high) e 12 rimbalzi, difende Lillard dalle critiche: “Dobbiamo dar credito agli Warriors. Sono sempre rimasti lì, in partita; sono stati in grado di tenere un certo livello di gioco e di esecuzione, che ha permesso loro nelle ultime tre partite di rimontarci. Le critiche a Dame? Credo che chiunque pensi che lui debba essere più produttivo, è meglio che vada a vedere un film. Lanciano sempre tante accuse a Dame. Vi assicuro che è un leader ed ha un impatto pazzesco su ogni partita“.

Il pensiero sibillino, infine, di coach Terry Stotts: “Siamo stati competitivi in questa serie, anche se abbiamo subito lo sweep. Nonostante questa conclusione, la nostra è stata una stagione speciale, e ringrazio tutti per il contributo dato alla causa“.

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Salvatore Malfitano Classe ’94, napoletano, studente di legge e giornalista. Collaboratore per Il Roma dal 2012 e per gianlucadimarzio.com, direttore di nba24.it e tuttobasket.net. Appassionato di calcio quanto di NBA. L'amore per il basket nasce e rimarrà sempre grazie a Paul Pierce. #StocktonToMalone