Warriors-Rockets, le reazioni successive a Gara-4
Perfetta parità. E’ quella sussistente nella serie, valida per le Semifinali della Western Conference, tra Golden State Warriors e Houston Rockets. Dopo i due ko patiti alla Oracle Arena, i ragazzi di coach D’Antoni sono riusciti ad impattare sul 2-2, vincendo a loro volta entrambe le sfide al Toyota Center, ultima in ordine di tempo la sfida di stanotte, chiusa sul 108-112.
Queste le dichiarazioni sponda Rockets. Comincia Chris Paul: “E’ vero, abbiamo vinto la partita. Ma la realtà è che dobbiamo essere ancora migliori per spuntarla, lo sappiamo. Adesso torniamo nella Baia, e loro probabilmente non sbaglieranno ancora tutti quei tiri“.
La parola passa a James Harden, 38 e 10 rimbalzi stanotte: “Tutto si è complicato nel quarto periodo, non riuscendo a segnare per alcuni minuti; fortunatamente, anche gli Warriors, a parte un paio di layup di Draymond Green, hanno concluso poco. Concedere 24 punti in un quarto all’avversario è un ottimo risultato, ancor di più se ottenuto contro gli Warriors. E’ vero, ne abbiamo fatti solo 19, ma per fortuna ci siamo costruiti un cuscinetto di sicurezza nel terzo periodo“.
PJ Tucker, altro protagonista di serata, segue quanto detto da CP3: “Abbiamo giocato bene, vincendo le ultime due partite. Ma dobbiamo migliorare ancora. Abbiamo bisogno di essere più aggressivi e di aumentare la velocità del nostro gioco lungo l’arco dell’intera partita. Lo dico adesso, dobbiamo mettere ancora più intensità nella prossima partita“.
Passiamo a Golden State, dove l’imperativo è mantenere la calma. “L’atmosfera che c’è nello spogliatoio è fantastica” – esordisce Draymond Green – “Tutti si guardano con la consapevolezza che, correggendo il nostro sforzo in campo, i risultati arriveranno. Siamo tutti consapevoli delle nostre possibilità e lo spirito è ottimo. Ci siamo sentiti allo stesso modo lo scorso anno dopo Gara-4; Andre era appena uscito per infortunio e provammo a capire durante la partita chi potesse sostituirlo. C’erano tanti interrogativi ai quali rispondere“.
“Quelle domande non ci sono quest’anno” – continua Green – “Conosciamo la risposta al nostro problema ed è eccitante , perché è compito mio trascinare gli altri; e so che, se riuscirò a svolgere il mio compito, gli altri mi verranno dietro e vinceremo“. “Nelle ultime due partite non siamo stati in grado di pareggiare la loro fisicità. Scendiamo in campo credendo sia uno scontro leale, ma non è così; loro stanno facendo di tutto per vincere. Intendiamoci, non stanno facendo nulla di sporco, ma si stanno impegnando, facendo tutto il necessario per riuscire a spuntarla. Noi non lo stiamo facendo e ci stanno prendendo a schiaffi“, prosegue The Dancing Bear.
“Il nostro obiettivo dev’essere cambiare la nostra mentalità in campo. Se ci riusciremo, allora tutto andrà bene. Diversamente, nelle ultime due uscite non siamo scesi in campo con la testa giusta, l’esatto opposto che nelle prime due partite. Questo sta facendo la differenza in questa serie, e spiega questo 2-2“, conclude Green.
Terminiamo con Stephen Curry: “Le ultime 48 ore sono state abbastanza divertenti, sentendo tutte le chiacchiere e i giudizi su come ho giocato finora in questa serie” – spiega il #30 – “Io prendo tutto con calma, consapevole di quello di cui sono capace. Il tutto nel contesto di squadra, sapendo che posso giocare ancora meglio. Io sto solo cercando di restare concentrato, sia nel senso di quello che mi aspetto da me stesso, sia nel senso di lasciar tutto il resto al di fuori del campo, poiché so come sono preparato ogni sera“.