Clamorosa rimonta dei Clippers alla Oracle Arena. Impattano la serie anche i Sixers
Non finiscono le sorprese in queste prime partite di Playoff NBA 2019. Quella arrivata stanotte è con tutta probabilità la più inattesa, dato che alla Oracle Arena i Los Angeles Clippers fanno la storia, non essendo mai stato capace nessuno nella postseason di rimontare 31 punti di svantaggio. Golden State Warriors che, oltre a subire una sconfitta del genere, perdono subito anche DeMarcus Cousins per il quale, in attesa della risonanza magnetica di oggi, si teme un infortunio al quadricipite della gamba sinistra che potenzialmente potrebbe metterlo fuori causa per questi Playoff.
Come detto, Golden State perde Cousins dopo circa 4′ di gioco, ma in generale la squadra non sembra risentirne. Dopo un primo quarto senza particolari sussulti (25-33), i padroni di casa cominciano a prendere il largo nel secondo parziale, dilagando poco prima della pausa lunga, alla quale le due compagini arrivano sul 50-73 Warriors. Con Curry molto ispirato (29+6 assist) e supportato da Durant (21+5 rimbalzi e 5 assist con 0/1 da tre) e da un ottimo Looney dalla panca (19+5 rimbalzi), i ragazzi di coach Kerr continuano a spingere anche in apertura di secondo tempo, giungendo ad un massimo vantaggio di +31, con un 2+1 di KD (63-94 con 7’31” da giocare). Tutto sembra apparecchiato per un comodo 2-0, ma incredibilmente le cose andranno in maniera molto diversa.
Golden State stacca evidentemente la spina troppo presto, mentre dal canto loro i Clippers hanno il merito di non uscire dal match, nonostante il pesantissimo passivo. Nella seconda metà di terzo quarto, gli angeleni dimezzano il distacco (94-108 al 36′), con Louis Williams che ne piazza 14 nel periodo, ben supportato dal duo Gallinari-JaMychal Green (9 a testa). Negli Warriors fioccano i palloni persi, anche banali (22 alla fine), anche se dopo 3’30” nel quarto conclusivo il tabellone recita ancora +16 (102-118). Nonostante tutto, quindi, Golden State pare ancora in controllo della situazione; ma, nei 3’20” successivi, i ragazzi di coach Rivers chiudono quasi completamente il gap, con un break di 17-3 (119-121 con 5’10” sul cronometro). Mettono la firma sul parziale un Harrell indemoniato (addirittura 15 negli ultimi 12′) e il Gallo (8 nel quarto conclusivo), con Louis Williams che continua ad essere un rebus per la difesa di casa.
Gli Warriors, pur frastornati, hanno ancora qualche sussulto, prima con una schiacciata di Green poi con un altro 2+1 di Durant (123-128 a 2’48” dalla fine); ma ormai la partita è una volata punto a punto e, come accaduto spesso durante la stagione, i Clippers si confermano una delle squadre più letali in finali clutch. Sweet Lou (12 nel periodo) firma l’aggancio a quota 128 con 1’10” da giocare; Curry, con una tripla delle sue, esalta un’ultima volta la Oracle (128-131 e 58″ sul cronometro). Ancora Williams, con l’ennesimo canestro fuori equilibrio, firma il -1 (130-131); quindi, dopo una tripla fallita da Thompson (1/4 per lui da dietro l’arco), è Shamet, servito da Gilgeous-Alexander, a piazzare il sorpasso, sempre da tre (133-131). Mancano 16.5″, e Kerr chiama time-out. Curry, però, stavolta sbaglia la bomba del sorpasso; Harrell cattura il rimbalzo e, mandato in lunetta da Looney, fa il 2/2 che chiude i conti. Nei Clippers, autori di un incredibile 85-58 di parziale nel secondo tempo, gli eroi di una notte da ricordare sono Williams (36 (26 nel secondo tempo) e 11 ast), Harrell (25+10 reb) e Gallinari (24+6 ast e 4 reb).
Al Wells Fargo Center di Philadelphia, reazione d’orgoglio dei Sixers che, dopo la sconfitta di Gara-1, abbattono i Brooklyn Nets con un netto +22. La squadra di coach Atkinson, dopo la gran vittoria nel primo atto della serie, regge per un tempo (64-65 al 24′). La partita, quindi, si decide nel terzo quarto, dove i Sixers rifilano agli avversari la bellezza di 51 punti (a fronte di 23 subiti), andando all’ultima pausa avanti di 29 lunghezze (87-116). Nel quarto periodo, Phila tocca un paio di volte un massimo vantaggio di +31, per poi chiudere sul 123-145. Sugli scudi, in una partita che vede andare a referto tutti gli uomini a disposizione di coach Brown, abbiamo Embiid (23+10 reb), Harris (19+5 reb) e Simmons (18+12 ast e 10 reb), senza contare l’apporto dalla panchina del duo Marjanovic-Scott (31+11 reb in due). Nei Nets, il migliore in una serata difficile è stato Dinwiddie (19).
Di seguito, il riepilogo della notte:
BROOKLYN NETS @ PHILADELPHIA 76ERS 123-145 (serie sull’1-1)
LOS ANGELES CLIPPERS @ GOLDEN STATE WARRIORS 135-131 (serie sull’1-1)