Tutto pronto per i Playoff 2019. Si comincia tra sabato e domenica
Con l’ultima notte di regular season, andata in scena la scorsa notte, la griglia dei Playoff NBA 2019 è completata e, nella notte tra sabato e domenica, scatterà la fase più attesa ed emozionante di tutta la stagione. Ad aprire le danze, alle 20.30 ore italiane, sarà la sfida del Wells Fargo Center tra Philadelphia 76ers e Brooklyn Nets; a seguire Toronto Raptors vs Orlando Magic alla Scotiabank Arena (23.00), Golden State Warriors vs Los Angeles Clippers alla Oracle Arena (02.00) e, a chiudere, Denver Nuggets vs San Antonio Spurs al Pepsi Center (04.30). Domenica prenderanno il via anche le altre quattro serie.
WESTERN CONFERENCE
La regular season ad Ovest è risultata molto combattuta, pur se il discorso per le otto partecipanti si è chiuso con un discreto anticipo. Il seed #1, per la quarta volta su cinque stagioni nell’era Kerr, è dei Golden State Warriors, pur con il record peggiore della gestione dell’head coach nativo di Beirut (57-25). I californiani sfideranno i Los Angeles Clippers di Danilo Gallinari (48-34) i quali, seppur rallentando leggermente nelle ultime partite, sono la sorpresa della Western Conference, viste le previsioni della vigilia (sulle 32-33 vittorie) e la cessione di Tobias Harris prima della trade deadline.
Nella stessa parte di tabellone abbiamo un incrocio davvero interessante, tra gli Houston Rockets (53-29) e gli Utah Jazz (50-32). La squadra di coach D’Antoni ha perso il seed #3 stanotte, superati dai Blazers, ma possono contare sull’MVP in carica e capocannoniere stagionale, James Harden, oltre a Chris Paul e Clint Capela, venendo considerati, probabilmente a ragione, come i rivali principali degli Warriors. Ma occhio ai Jazz di coach Snyder, in crescita in questo finale di stagione e con un Donovan Mitchell tornato ai livelli dello scorso anno.
Dall’altra parte, i Denver Nuggets (54-28) proveranno a confermare una grande regular season chiusa al 2° posto, dopo esser stati a lungo in vetta alla Conference. Come avversari troveranno i San Antonio Spurs (48-34) dell’eterno Gregg Popovich, del nostro Marco Belinelli e del duo Aldridge-DeRozan. Quindi, i Portland Trail Blazers di Damian Lillard e CJ McCollum (53-29) daranno vita ad un’altra serie potenzialmente molto interessante, contro gli Oklahoma City Thunder della coppia Westbrook-George (49-33). L’assenza di Jusuf Nurkic potrebbe pesare tanto, ma guai a dare per spacciati i ragazzi di coach Stotts, soprattutto avendo il fattore campo a favore.
EASTERN CONFERENCE
Regular season per certi versi ‘storica’ ad Est. Con il primato dei Milwaukee Bucks (60-22), una franchigia della Eastern Conference è tornata a realizzare il miglior record stagionale dopo sei anni, ovvero dai Miami Heat 2012/13 (66-16); grazie ai Toronto Raptors (58-24), dopo nove anni (2009/10) i primi due record vanno nuovamente a due franchigie dell’Est (allora Cavaliers (61-21) e Magic (59-23)). Fatta questa introduzione, passiamo agli incroci che vedremo in questa prima fase.
I Bucks di coach Budenholzer e, soprattutto, di Giannis Antetokounmpo si presentano con la testa di serie #1 e la possibilità, in caso di NBA Finals, di avere il fattore campo a favore. Gli avversari saranno i Detroit Pistons (41-41), salvatisi da un vero suicidio sportivo solo all’ultimo tuffo, cogliendo il seed #8 a spese di Charlotte Hornets e Miami Heat. Dei Pistons in fase calante, che dovranno per forza di cose contare sul recupero di Blake Griffin; altrimenti contro Giannis e compagni durerà davvero poco.
Nello stesso lato di tabellone ecco la sfida tra Boston Celtics (49-33) ed Indiana Pacers (48-34), due formazioni sfidatesi praticamente fino all’ultimo per chi dovesse avere il fattore campo. Due squadre che non arrivano certo al top della condizione, i Celtics falcidiati da infortuni ed acciacchi vari, i Pacers apparsi anche loro negli ultimi tempi un pò in calo.
Dall’altra parte troviamo Leonard e compagnia cantante, che se la vedranno con la sorpresa Orlando Magic (42-40), di nuovo ai Playoff dopo sette anni grazie ad una gran rimonta nell’ultima fase di stagione, guidata in particolare da un Nikola Vucevic mai così efficace. Infine, gli ambiziosi Philadelphia 76ers (51-31) di Embiid, Simmons, Butler, Harris e Redick chiederanno strada ad un’altra piacevole sorpresa di questa stagione, ovvero i Brooklyn Nets di coach Atkinson e di D’Angelo Russell (42-40).