LeBron traccia la strada per i PO, Crisi Boston. Milwaukee è un rullo compressore. Wade nella storia
I Lakers vincono allo Staples Center contro New Orleans, vendicando la brutta sconfitta di qualche giorno fa. Una vittoria fondamentale per Los Angeles che approfitta delle sconfitte di Clippers e Kings per riavvicinare l’ottavo posto ad Ovest. Ottima partita del King che confeziona una prestazione da 33 punti e 10 assist, mettendo a segno la tripla decisiva a 33 secondi dalla fine della partita. Ottime le prove di Rondo, Kuzma e Ingram, decisivo il contributo dalla panchina di Stephenson e McGee. Anthony Davis gioca solo 21 minuti, mettendo a referto 22 punti, ottime prove per Randle e Holiday. Pelicans al tappeto, i Lakers ci proveranno fino alla fine per la post season.
Una vera e propria crisi sta colpendo i Celtics, ancora senza vittorie dopo l’All Star weekend. Nonostante una buona partenza dovuta soprattutto a Kyrie Irving (31 punti alla sirena), Portland non si disunisce e mantiene la gara in equilibrio trovando la via degli spogliatoi sul + 1 (42-43). Dal terzo periodo la gara vive di parziali, Trail Blazers provano ad ammazzare la partita con un favoloso Damian Lillard (33 punti e 7 rimbalzi); Boston non ci sta e risponde con un contro parziale di 10-2, inutile dopo la nuova risposta di Portland che infila il controsorpasso con un parziale di 8-2. Boston arriva a -3, ma Lillard è glaciale dalla lunetta, costringendo gli uomini di Stevens a perdere la quarta partita di fila.
Cadono gli Indiana Pacers che devono cedere davanti ai Dallas Mavericks di Luka Doncic e Jalen Brunson (31 assist in due), pesanti le assenze di Sabonis ed Evans. L’ex stella del Real Madrid ne spara 26, Hardway Jr. e Wunder Dirk ne aggiungono insieme altri 31. Ottime le percentuali realizzati dal campo per i ragazzi del Texas che tirano sfiorando il 50%. Indiana rimane al terzo posto nonostante la sconfitta.
Chicago vince ancora (quarta vittoria nelle ultime 5 sfide), mettendo ko Memphis nel finale. Markkanen, LaVine e Porter confezionano 72 punti in tre e aprono la strada per la vittoria dei Bulls. Altra prova cupa per i Grizzlies che oltre le prestazioni di Bradley e Conley, trovano ben poco dalla sfida di questa notte.
Tutti si aspettavano la ciliegina sulla torta per la carriera di Wade, cosa accaduta nella notte, nella gara vinta con il suo buzzer beater contro i Golden State Warriors. Ma procediamo con ordine. Miami è fantastica nel primo tempo: ben 74 punti realizzati nei primi 24 minuti, un Goran Dragic maestoso da 25 punti alla sirena lunga. Miami prende un largo vantaggio da Golden State che però nella ripresa, mette in scena le sue personalissime bocche da fuoco: Thompson, Curry e Durant mettono insieme in tutto il match complessivamente ben 89 punti tornando con prepotenza nel match. Il resto è talento ed ingegno di Wade. 2 triple realizzate negli ultimi 15 secondi, con il buzzer beater che fa esplodere l’AmericanAirlines Center, forse per l’ultimo acuto di questo immenso campione che dopo le tante vittorie in questi anni, regala una vittoria importante dopo 6 ko consecutivi.
Milwaukee dimostra nella notte tutta la sua solidità mentale e vince contro Sacramento in trasferta, conquistando la vittoria solo dopo un overtime. Sacramento rimane in partita grazie alle solite prestazioni di Hield, Bogdanovic, Giles e Fox, riuscendo a forzare il supplementare con un parziale di 12- 4 negli ultimi minuti di gara. Nonostante Milwaukee giochi l’overtime senza “The Greek”, riesce a spuntarla grazie alle ottime giocate di Brogdon, Bledsoe e Middleton che riescono a regalare a coach Budenholzer una vittoria importantissima.
Houston vince nel finale contro gli Charlotte Hornets del solito mostruoso Kemba Walker (35 punti), ma a spianare la strada per portare la vittoria a casa è un sempre più decisivo Chris Paul. Ottimo terzo quarto per Paul che oltre a mettere insieme nel periodo 6 punti e 10 assist importantissimi per il parziale di 18-4 dei Rockets, marca alla perfezione un Kemba Walker che era diventato caldo come una stufa nel primo tempo. L’All Star degli Hornets fallisce il tiro della vittoria nel finale. Ottime prove per Capela e Harden, quest’ultimo mette 30 punti a referto ma è chiaramente a disagio per un problema al collo che lo sta tormentando da qualche settimana.
Sconfitta molto dolorosa per Minnesota che non approfitta delle sconfitte di Sacramento e Clippers per avvicinare i playoff. Nonostante le buone prove di Towns (37 punti, 18 rimbalzi), Wiggins e Rose, gli ospiti sono costretti a cedere e ad inchinarsi alla terribile coppia di Atlanta formata da Young e Collins. Partita da 36 punti e tripla doppia sfiorata per Trae (10 assist e 8 rimbalzi), Collins ne aggiunge altri 34 alla cause degli Hawks. Sconfitta dura da digerire per i T-Wolves che a meno che di grandi stravolgimenti, rimarranno fuori dalla post season.
Con un Bradley Beal ancora fenomenale e ancora oltre i 30 punti, Washington vince contro Brooklyn e tiene ancora accese le speranze per i playoff. 12/22 dal campo nella serata di Beal, con un D’Angelo Russell (28 punti e 7 assist) che nulla può per evitare una sconfitta meno dolorosa del previsto. I Nets rimangono sesti ad Est.
Dopo una serie di trasferte da dimenticare per gli uomini di Popovich, San Antonio trova la vittoria in casa superando Detroit. Una delle squadre più in forma dell’Nba che ha trovato sette vittorie dopo l’All star weekend. DeRozan, Aldridge e Belinelli i migliori per i texani, con il Beli decisivo nei suoi minuti in campo (7/10 dal campo e 5 rimbalzi catturati). Bravi i padroni di casa a reggere l’urto del ritorno dei Pistons, arrivati nell’ultima frazione anche ad un solo possesso di vantaggio. Ottime ma inutili le prove di Jackson, Drummond e Griffin.
Ottima vittoria per Utah che in uno scontro diretto per i playoff, batte i Clippers e consolida il sesto posto ad Ovest. Ottime le prove di Gobert, Mitchell e Joe Ingles, con quest’ultimo decisivo soprattutto nel parziale di 10-2 dell’ultimo quarto. Prova incolore per Danilo Gallinari che chiude con 18 punti, la maggior parte dei quali arrivati dalla lunetta. Partita difficile anche per Williams che in entrata dalla panchina tira male e sbaglia il tiro decisivo a 40 secondi dalla sirena finale. Brutta sconfitta per gli uomini di Rivers, ma occorrerà presto rimboccarsi le maniche, a Sacramento tra due giorni ci si giocherà i playoff.
RISULTATI DELLA NOTTE
CHARLOTTE – HOUSTON 113 -118
BROOKLYN – WASHINGTON 116 – 125
ATLANTA – MINNESOTA 131 – 123
MIAMI – GOLDEN STATE 126 – 125
MEMPHIS – CHICAGO 107 – 109
BOSTON – PORTLAND 92 – 97
DALLAS – -INDIANA 110 – 101
SAN ANTONIO – DETROIT 105 – 93
UTAH – LOS ANGELES CLIPPERS 111- 105
SACRAMENTO – MILWAUKEE 140 – 141
LOS ANGELES LAKERS – NEW ORLEANS 125 – 119