Houston vince senza Barba in Baia, Lakers ko a New Orleans. Milwaukee e Sacramento ok
Ben 11 le gare della notte Nba che continua a regalare spettacolo.
Alla Oracle Arena, Houston e Golden State, ci hanno dato un assaggio del possibile incrocio in finale di Western Conference. Anche se mancava il piatto forte James Harden, fermato precauzionalmente per un problema al collo. Il trio della meraviglie della Baia colleziona ben 74 punti, ma inutili ai fini del risultato. I Rockets sfoderano una prestazione quadrata, di autorità, guidati da Paul e Gordon ( 23 + 17 assist per il playmaker, 25 punti per il n.10), con le ottime prestazioni di Faried e e Tucker. Altra sconfitta contro una big per gli uomini di Kerr, che oltre alla partita persa deve fare i conti con l’infortunio alla caviglia di Draymond Green.
Nonostante la modalità playoff attivata da LeBron qualche giorno fa e la bella vittoria contro Houston, i Lakers perdono malamente contro New Orleans allo Smoothie King Center. Nonostante i 27 punti conditi da 12 assist di LeBron e l’ottima prova di Brandon Ingram che mette a referto 29 punti, Los Angeles non riesce a battere i Pelicans, in una partita che doveva essere abbordabile per cercare di raggiungere il treno playoff. La squadra di Luke Walton va sotto di 18 punti già prima dell’intervallo: le prestazioni di Holiday, Diallo e Payton sono indicative per dimostrare tutti i limiti della difesa giallo viola più volte bucata e costretta a subire ben 128 punti. Una sconfitta amara se si considera la contemporanea vittoria di Sacramento a Oklahoma che allontana ancora di più i Lakers di un demotivato LeBron James, dalla corsa alla post season.
I Kings ottengono una vittoria preziosissima in trasferta ad Oklahoma, nonostante i Thunder abbiamo dato tutto anche in questo match sfiorando un nuovo tempo supplementare. Serata storta al tiro per Paul George che ha chiuso con 14 punti e solo 4/19 dal campo; ci ha provato Westbrook a tenere i suoi in partita, con la terza partita consecutiva oltre il muro dei 40 punti, nonostante qualche palla persa sanguinosa soprattutto nel finale. I californiani, trascinati da un Buddy Hield fantastico che ha chiuso con 34 punti e 11/22 dal campo, vince una sfida sensazionale approfittando dello scivolone di LeBron e soci contro i Pelicans. Sacramento è seriamente intenzionata a prendersi i playoff.
Continuano a vincere i Bucks di Giannis Antetokounmpo che si confermano la miglior squadra non solo ad Est, ma nell’intera lega. Altra doppia doppia per “The Greek” che chiude con 27 punti e 10 rimbalzi, Middleton aggiunge 28 punti al boxscore dei Bucks. Minnesota però rimane in partita fino all’ultimo quarto dove raggiunge il 113-113, Milwaukee infilando però un parziale di 16-3, fa sua la partita e riesce ad avere la meglio sui T-Wolves costretti a giocare senza “The Kat”, ancora out dopo l’incidente stradale di qualche giorno fa. Allunga il suo record positivo la squadra di Budenholzer, raccogliendo la vittoria n.16 nelle ultime 18 partite giocate.
Brutto tonfo per i Boston Celtics, che cadono a sorpresa contro Chicago. La squadra di casa trascinata dal duo LaVine – Markkanen (77 punti in due) regolano una sfilacciata Boston che dopo l’inizio del terzo quarto è sotto di 25 punti (87-62), non riuscendo a ricucire più lo strappo durante la partita. L’unico a salvarsi tra gli uomini di Stevens è Kyrie Irving che chiude con ben 37 punti e 10 assist. Una sconfitta che non preoccupa il playmaker dei Celtics, molto tranquillo a fine partita ai microfoni della stampa, ma che è l’indice di una squadra non completamente unita in vista playoff.
Un compleanno da sogno per D’Angelo Russell che oltre alla sue 23 candeline, spegne a 39 secondi dalla fine le speranze di Charlotte di agguantare la vittoria sui Nets. Una bellissima tripla dell’ex Lakers, oltre i ai 40 punti messi a segno nell’arco di tutto il match, porta Brooklyn avanti in ottica sesto posto ad Est. Kemba Walker fallisce l’ultimo tiro per portare la partita all’overtime, scatenando le polemiche nei confronti della terna arbitrale. I Nets ottengono una vittoria importantissima continuando il loro cammino verso la post season.
66-35 è il dato più indicativo della partita vinta da Detroit su Miami nella notte. Una differenza di punti abissale tra le panchine delle due formazioni che ha permesso ai Pistons di vincere facilmente sul campo di una diretta avversaria per l’ottavo posto ad Est, che li proietta momentaneamente addirittura alla settimana piazza del ranking della Eastern Conference. Il secondo e l’ultimo quarto sono stati decisivi per la squadra di Griffin, che chiude con 20 punti a referto. Attenzione all’infortunio di Winslow che ha accusato un fastidio al ginocchio, sicuramente da valutare.
Ottava vittoria nelle ultime nove partite disputate per gli Indiana Pacers che, dopo l’infortunio grave di Oladipo, ha mantenuto saldamente il terzo posto ad Est cercando di compattarsi il più possibile e cercando più punti possibili da ogni uomo sia in campo che dalla panchina. Ko i Wizards di Bradley Beal che sembra l’unico a dare qualcosa in più in campo a Washington che, dopo la rottura del tendine di John Wall, ha completamente tirato i remi in barca per i playoff. Ottime prestazioni sponda Indiana per Young, Bogdanovic, Sabonis e Collison.
Nella altre partite della notte, vittoria per Cleveland che vince contro Memphis, costretta alla sedicesima sconfitta nelle ultime venti partite disputate. Ottima gara di Kevin Love che realizza 32 punti conditi da ben 12 rimbalzi in appena 26 minuti di impiego. Ottime le prove di Sexton ed Osman. Inutili sponda Grizzlies, le prove di Valanciunas e Conley. Utah spazza via Dallas e alimenta le speranze playoff, con Houston sempre più vicina. Ancora riposo per Luka Doncic ( alla seconda partita consecutiva senza calcare il parquet), molto campo per Tim Hardway Jr. e Burke, entrambi oltre i venti punti. I Mavs sembrano aver tirato i remi in barca per questo prosieguo di stagione, tredicesimo posto ad Ovest e playoff ormai lontanissimi. Vittoria inutile ai fini della rincorsa alla post season per Atlanta che regola in casa i Phoenix Suns. Trae Young e Kent Bazemore mettono a segno 23 punti a testa, guidando un quintetto Hawks tutto in doppia cifra. Inutili le buone prove di Booker e Tyler Johnson sponda Suns.
CLEVELAND – MEMPHIS 112 – 107
ATLANTA – PHOENIX 120 – 112
WASHINGTON – INDIANA 112 – 119
CHARLOTTE – BROOKLYN 115 – 117
NEW ORLEANS – LOS ANGELES LAKERS 128 – 115
MIAMI – DETROIT 96 – 119
CHICAGO – BOSTON 126 – 116
OKLAHOMA – SACRAMENTO 116 – 119
GOLDEN STATE – HOUSTON 112 – 118
MILWAUKEE – MINNESOTA 140 – 128
UTAH – DALLAS 125 – 109