Harden ne mette 58 ma non basta contro i Nets. Boston vince su Cleveland, ottime vittorie per Spurs, Bucks e Warriors
Nella notte Nba ancora una prestazione incredibile di James Harden che mette a segno la bellezza di 58 punti nella gara persa però contro dei buoni Brooklyn Nets. Dopo la prestazione di 57 punti di pochi giorni fa contro Memphis che è valsa la vittoria alla squadra di Mike d’Antoni, questa volta i Rockets non riescono nell’impresa di vincere una partita in cui hanno tirato la bellezza di 70 triple (nuovo record Nba, 35 tentate solo nel primo tempo). Brutte percentuali per Harden da oltre l’arco (5/19 totale per il Barba) che comunque mette a segno una delle prestazioni più significative di sempre, in una partita che verrà ricordata a lungo. La prestazione di Harden fa passare in secondo piano la mostruosa prova di Dinwiddie che praticamente da solo recupera uno svantaggio di 11 punti a poco più di due minuti dalla fine con tre bombe consecutive: il giocatore dei Nets mette a segno 25 punti dei suoi 33 finali tra quarto periodo e overtime. Buone prestazioni per Graham e Caroll, entrambi oltre i venti punti. Per Houston da segnalare l’esordio di James Nunnally, vecchia conoscenza del campionato italiano con la canotta di Avellino, che mette a segno 9 punti in 25 minuti di impiego. 145 -142 il finale in favore di Brooklyn.
Altra bellissima partita della notte è quella andata in scena alla Oracle Arena tra Warriors e Pelicans. Partita dal punteggio altissimo dove sicuramente gli attacchi l’hanno nettamente spuntata sulle difese. Ottimo primo tempo dei Pelicans che guidati da Mirotic ed Anthony Davis tengono dietro i Warriors oltre la singola cifra di svantaggio. Ottima la pallacanestro offerta dai giocatori di New Orleans nella prima frazione, ottima transizione offensiva e buona percentuale su tiri totalmente puliti. Nella ripresa però Curry si mette a lavoro e comincia a bombardare la difesa avversaria nel momento forse di maggiore difficolta: i Pelicans infatti scollinano oltre quota 100 già nel terzo quarto, Curry decide di cambiare l’inerzia da solo: 9 triple a bersaglio per il n.30 di Golden State ma non è l’unico a mettersi in partita, infatti Durant aggiunge alla causa 30 punti e 15 rimbalzi, Green 17 punti e 14 assist, Thompson colleziona 19 punti alla sirena. NOLA deve arrendersi soltanto nel finale di partita, il terzo quarto in cui Curry tira 7/8 dall’arco è il momento decisivo nella sconfitta della squadra di Davis e Mirotic, i migliori per gli ospiti. La punta Golden State 147 – 140.
Dopo 3 sconfitte consecutive, i Boston Celtics ottengono una vittoria di importanza capitale contro una diretta concorrente, i Toronto Raptors che guidano la Eastern Conference. Grande partenza di Toronto trascinata dal solito Kawhi Leonard (33 punti alla fine), Boston però reagisce e con due parziali consecutivi nel primo tempo riesce a mantenere la testa avanti. I Raptors iniziano alla grande la ripresa e riescono a tenere dietro Boston per gran parte della partita, fino a 4 minuti dalla fine quando Tatum e Irving decidono di chiuderla: parziale di 17 -4 per i Celtics che chiudono 117-108. Grandissime prestazioni per Irving ( career high con 27 punti e 18 assist), Hordford con 24 punti e per un ottimo Gordon Hayward dalla panchina con 18 punti.
I Bucks continuano la loro corsa ad Est e questa volta a farne le spese sono i Memphis Grizzlies che pagano un avvio di gara osceno e un terzo quarto in cui Milwaukee dimostra tutto l’arsenale offensivo e difensivo di cui dispone. Partenza molto complicata per la squadra di Gasol che riesce però a ricucire e a mantenersi a contatto prima della sirena di metà gara riuscendo ad andare addirittura in vantaggio con una bomba del lungo spagnolo. Da quel momento in poi però si scatenerà sul FedEx Forum tutta la forza dei Bucks e di un grandissimo Giannis Antetokumpo: il greco è l’artefice, insieme a Bledsoe e Wilson, del parziale di 41-28 che manda in letargo la partita. 27+11 per il greco che rende vane le buone prestazioni di Casspi, Gasol e Conley tra le fila di Memphis. 111 – 101 il finale in favore dei Bucks.
All’American Airlines Center va in scena una delle partite più equilibrate della notte, il derby texano tra Mavs e Spurs. Partenza mostruosa dei padroni di casa che stampano un primo quarto da 35 punti sulla faccia della squadra di Popovich che si ritrova alla prima sirena sotto di ben 15 lunghezze. Doncic e Nowitzki bombardano la linea difensiva degli Spurs che però sono bravi a reagire, nonostante il loro primo vantaggio arrivi soltanto nell’ultimo periodo con un canestro in penetrazione di DeRozan (82-80). I Mavs non mollano e guidati da un sontuoso Doncic (25 alla fine per lui) rimangono a contatto impattando sul 96-96 a due minuti circa dalla fine. Prima Bertans e poi DeRozan con due canestri importanti condannano Dallas alla sconfitta per 101-105. Per la squadra di Popovich ben 6 giocatori in doppia cifra, gara bellissima di Belinelli che è il top scorer con 17 punti.
Prova di forza ad Ovest di Utah che infligge una sonora sconfitta ai Clippers allo Staples Center. I Jazz comandano praticamente per tutta la gara, cedendo soltanto un parziale ai Clippers. Gobert, Mitchell e Crowder sugli scudi tutti oltre i venti punti personali. Quasi mai avanti nel punteggio, Los Angeles è apparsa stanca in alcuni tratti della partita. Lou Williams ha provato a trascinare i suoi ma è stato difficile in questa serata storta. 129- 109 il finale dallo Staples Center in una serata complicata anche per Danilo Gallinari ( solo 9 punti per il giocatore italiano) che non è mai entrato veramente in partita.
Passeggiano al Moda Center i Trail Blazers contro i Cavs che non riescono a tenere il passo della squadra di Damian Lillard. Ottima partita per la stella dei padroni di casa che alla fine chiuderà con 33 punti. Ottima prova anche per Nurkic con una tripla doppia condita da ben 5 stoppate. Cleveland rimane in partita fino al terzo periodo, trascinata da Clarckson (22 punti alla fine) ma non può niente davanti al duo Lillard – McCollum che insieme regolano e spazzano via qualsiasi speranza di vittoria per Cleveland. 129-112 il finale del match che non è sembrato mai essere in discussione.
Vince ancora Detroit che trascinata dai 30 punti di Griffin e dalla doppia doppia di Drummond (14 punti e 22 rimbalzi di cui 11 offensivi) la spunta all’overtime su Orlando. Nell’ultimo quarto grande rimonta dei Magic che trascinati da Nikola Vucevic (24 alla sirena), arrivano in vantaggio di 2 lunghezze a pochissimo dal termine, con un canestro in penetrazione di Augustin. A inchiodare il match sulla parità ci pensa Drummond che con un tap in volante manda tutti all’overtime. il supplementare è tutto di Blake Griffin che infligge la spallata decisiva al match e la quinta sconfitta nelle ultime 7 ai Magic, 120-115 il finale.
New Orleans @ Golden State 140 – 147
Toronto @ Boston 108 – 117
Brooklyn @ Houston 145 – 142 D.T.S.
Milwaukee @ Memphis 111 – 101
San Antonio @ Dallas 105 – 101
Cleveland @ Portland 112 – 129
Orlando @ Detroit 115 – 120 D.T.S.
Utah @ Los Angeles C. 129 – 109