Three-Point Contest: Beli si arrende ad uno Steph Curry che scrive la storia con il suo 27 finale! Korver e Harden deludono
Siamo al Momento, M maiuscola, forse anche più atteso della gara delle schiacciate. La carne al fuoco è tanta e gli interpreti sono semplicemente unici. Da molti il concorso di quest’anno che decreterà il “miglior” tiratore della NBA per l’anno 2015 è il migliore della storia dell’ASG. Come detto, protagonisti non inediti ma senza ombra di dubbio quasi infallibili dalla lunga distanza: James Harden, Kyrie Irving, JJ Redick, Kyle Korver, gli Splash Brothers, Wesley Matthews e, dulcis in fundo, il nostro Marco Belinelli, detentore del titolo! Prima dell’inizio della gara c’è la solita piacevole parentesi musicale con la splendida voce di Ella Henderson. Prima di scendere nelle dinamiche della gara, ci sono delle cose da chiarire. In primis, la classe di Stephen Curry anche fuori dal parquet. Se l’ASW è spettacolo, un plauso va fatto al figlio di Dell che si presenta al Barclays Center di Brooklyn in maniera elegante, chic e molto seriosa, con un occhialino (non sappiamo se realmente da vista) molto british. Probabilmente Russell Westbrook, anche stasera in versione pittoresca, non sarebbe d’accordo. Ma i complimenti più grandi vanno sempre a Curry, stavolta per una causa più giusto e molto più umana: sulle sue Under Amour “One” si notano due scritte significative, 2 diversi hasgtag. Il primo, sulla scarpa destra è CurryForDeah, mente sulla scarpa sinistra troviamo #RIPDeah. Deah Shaddy Barakat è stata uccisa nel triplice omicidio di Chapel Hill, North Carolina, che ha visto la scomparsa anche di sua moglie, Yusor Mohammad Abu-Salha, e di sua sorella, Razan Mohammad Abu-Salha. Gli omicidi, con ogni probabilità legati a questioni religiose viste le origini islamiche dei 3, hanno toccato da vicino Steph che ha spiegato che non solo l’orrendo episodio è avvenuto nel suo stato di provenienza mo soprattutto ha saputo che Deah, 23enne, era un grande appassionato di pallacanestro e soprattutto era un fan sfegatato di Curry. Un gesto che va al di là di ogni cosa e che merita di essere sottolineato con grande orgoglio. La gara non entra ancora nel vivo perché al Barclays Center, nel giorno di San Valentino, si passiamo da una storia triste ad una storia che speriamo possa essere felice: dal palco uno spettatore prende il microfono e chiede la mano alla sua fidanzata. Il pubblico, che impazzisce per questi gesti eclatanti, incoraggia la ragazza, ormai in lacrime. Il più classico “She says YES!” è il miglior color commentator. La proposta di matrimonio commuove il giusto tutti i vip a bordo campo: da Floyd Mayweather a Rihanna, passando da Nicky Minaj a Paul McCartney, fino ad arrivare a John McEnroe. Ultimi ritocchi prima di partire: TNT, emittente televisiva che si è occupata della trasmissione dell’evento, fa sbilanciare Shaq e Chuck: per O’Neal il vincitore sarà Klay Thompson, mentre per Barkleu sarà Kyle Korver. Non ci resta che vedere come finirà questo spettacolare contest!
L’ordine dei tiratori viene scelto e come da copione il detentore del titolo, il nostro Marco, tirerà per ultimo. La cosa non preoccupa particolarmente, anche se la pressione aumenterà visto che si conosce già il punteggio da fare obbligatoriamente per passare. Il primo ad esibirsi è Wesley Matthews dei Portland Trailblazers: la partenza è balbettante ma il finale è decisamente increscendo. Importante sarà anche la scelta del dove posizionare il carrello con le palle doppie, ovvero sia quei palloni che qualora convertiti a canestro varrebbero 2 punti anziché 1 come quelli normali. La scelta di Matthews è di metterlo al quarto carrello e realizzerà un 4/5 importante da quella posizione. Chiuderà con un punteggio di 22. Il secondo tiratore è JJ Redick dei Los Angeles Clippers: l’ultimo carrello è quello doppio ma il percorso di Redick, nonostante un perfetto carrello centrale, non è dei migliori, anche perché gli vengono annullati 3 tiri per via del superamento della linea. Poco adatto a questo tipo di situazione essendo uno che non si muove molto quando tira e cadendo più volte in avanti deve fare il doppio del lavoro per tornare a prender palla. Lo score finale è di 18. Il terzo concorrente ha la barba molto lunga, viene da Houston ed è il trascinatore della sua squadra: Harden è convinto di poter fare bene in un contesto del genere ma deve ricredersi e soprattutto ci fa ricredere, visto il suo 15 finale. Posiziona il carrello doppio al centro ma non è una buona scelta per lui, che da quella posizione realizza appena 2 tiri. 5/15 nei carrelli 3, 4 e 5 e 2/10 negli ultimi due. Il quarto è Kyrie Irving, già vincitore del concorso nel 2013: altra prova maiuscola per uno dei tiratori più sottovalutati della lega che a fil di sirena realizza il canestro che gli consente di guidare la classifica a quota 23! Il carrello doppio sarà l’ultimo, dove dedicherà maggior calma nel tiro, ma la parte centrale, compreso anche un perfetto secondo giro, è da capogiro. Dopo una breve pausa arriva il momento che tutto il mondo aspettava, ovvero sia il turno di Stephen Wardell Curry. All’inizio il suo tiro e la sua meccanica sembra un po’ lenta, come se si volesse concentrare più sulla realizzazione che sul tempo. Va comunque migliorando di carrello in carrello ma con un favoloso carrello doppio (ultimo, con 4/5 mandati a bersaglio) riesce a chiudere a quota 23. Arriva il momento del suo fratellino di Splash, Klay Thompson: secondo carrello perfetto, il quarto quasi interamente mandato a segno (4/5) e un ultimo carrello doppio che fa impennare i suoi numeri. La qualità del rilascio e il rumore del nailon è uno spettacolo nello spettacolo: 24, senza dare l’impressione di essersi sforzato troppo. Semplicemente un giocatore nato per questo tipo di situazioni. Il penultimo è il killer che tutti aspettavano, il cecchino che sta rendendo grande il gioco degli Atlanta Hawks: Kyle Korver. Una statistica va sottolineata prima di spiegare il suo andamento in gara, ovvero sia quella relativa alla percentuale da 3 punti e da come nasce quella percentuale. Korver tira con un irreale 56% dal campo ma quasi tutti i tiri nascono da una situazione di passaggio, cosa che, ovviamente, in un contest del genere non avviene. Non sarà un alibi e né tantomeno vogliamo sminuire le doti di un grandissimo tiratore come Kyle, ma il suo 18 finale è frutto proprio di una mancata vocazione a questo tipo di situazione. Posiziona il carrello doppio al centro ma nemmeno quello lo aiuta ad alzare le sue cifre. Ed arriva il momento del nostro MARCO BELINELLI. Deve realizzare 23 per pareggiare e 24 per passare il turno e qui si sente tutta la pressione. Non riesce ad andare mai al di sopra del 3/5 e realizza un 13/25 che non gli consente di arrivare al punteggio desiderato. Nonostante un finale buono, Marco non diventa mai “caldo come una stufa” e il suo 18 lo porta all’eliminazione dopo il primo turno. Vittoria o sconfitta, eliminazione o non, avremo sempre presente la gioia che ci ha regalato lo scorso anno! La situazione, quindi, dopo il primo turno è: eliminati Matthews (22), Redick (18), Harden (15), Korver (18) e Belinelli (18), mentre in finale vanno Irving (23), Curry (23) e Thompson (24).
Il primo finalista ad esibirsi è Kyrie Irving col punteggio più basso. La sua scarica è la seguente: 4/5 + 4/5 + 0/5 + 4/5 + 2/5, con l’ultimo carrello che vale doppio. Il punteggio totale è di 17. L’inizio davvero promettente è stato compromesso con un carrello centrale da 0 punti e con un ultimo non usato alla perfezione. Chiude la finale con 14/25. Tocca a Steph Curry e ce ne accorgiamo dal brusio che aumenta al Barclays Center: 3/5 + 4/5 + 4/5 + 5/5 + 4/5, con l’ultimo carrello che vale doppio. Una prova storica quella di Curry che chiude con 27, distrugge il record di Kapono (25) e si aggiudica il miglior record non solo di serata ma anche della storia del 3 point contest! Il tutto aspettando quello che in gergo viene definito il suo “partner in crime”, ovvero sia il suo compagno d’armi Klay. Thompson è, invece, la delusione della finale perché la sua scarica non convince e non permette nemmeno di superare il punteggio di Irving: 4/5 + 2/5 + 1/5 + 1/5 + 2/4. Il 4/14 finale taglia le gamba all’avversario numero 1 di Steph e consegna nelle mani della reincarnazione di Pete Pistol il trofeo che tanto rincorreva. VINCE STEPH CURRY, riscrivendo la storia del concorso e iscrivendosi, qualora ce ne fosse stato bisogno, nella lista dei migliori tiratori da 3 punti ogni epoca. Alla quarta edizione, il #30 dei Golden State Warriors si aggiudica il trofeo grazie ad un 20/25 pazzesco in appena 60 secondi. Allora è proprio vero: quella bufera di “pioggia” che si aspettava a Brooklyn è arrivata e la firma è di Curry. MAKE IT RAIN IN NYC!!