Un Harden super guida la rimonta e batte gli Warriors all'OT. Toronto ko a San Antonio. Bene i Nuggets
La notte NBA ha visto solo tre sfide in programma, ma non sono affatto mancate le emozioni. A partire dalla Oracle Arena, dove i Golden State Warriors hanno ricevuto gli Houston Rockets. A spuntarla, in rimonta e dopo un overtime, sono stati i ragazzi di coach D’Antoni, che confermano così la loro striscia positiva, fatta di 6 W di fila (11-1 nelle ultime 12), mentre Golden State non riesce ad avere continuità, incappando nel 6° ko interno stagionale. Ma è l’andamento del match a dover far riflettere i Kerr Boys. Il primo tempo è tutto di marca Warriors, che giocano al loro meglio, sospinti in particolare da un Klay Thompson che si sta ritrovando (26+5 reb e 4 ast stanotte), per il +17 al 24′ (53-70). Dal terzo quarto in avanti, però, la storia cambia. Mentre i padroni di casa sembrano rilassarsi, i Rockets mettono in campo tutta un’altra energia e, pian piano, erodono il gap.
Al 36′ siamo sul -6 (92-98), mentre a 6’49” dalla fine siamo sul -1 (109-110). Golden State prova un ultimo scatto con 5 punti in fila di Durant (113-119 con 1’27” da giocare); ma i due grandi protagonisti della rimonta, Harden e Capela, ricuciono definitivamente subito dopo (119-119 con 51″ sul cronometro). The Beard avrebbe anche la tripla della vittoria, ma la sbaglia e si va all’overtime. Le triple di Harden (10 stanotte su 23 tentativi) e Rivers portano avanti un paio di volte gli ospiti; gli Warriors trovano la forza di replicare e, a 23″ dalla sirena, si portano sul +2 con un canestro di Curry (132-134), viziato però da un fallo di fondo di KD non ravvisato.
Ma l’ultima parola ce l’ha sempre lui, l’MVP in carica: ricevuta palla a 5″ dalla fine, Harden estrae dal cilindro il game-winning da dietro l’arco, nonostante la doppia marcatura di Thompson e Green (135-134). C’è ancora 1″ sul cronometro, ma il tentativo da tre di Durant non va a buon fine. The Beard griffa la partita con una tripla doppia (44+15 ast e 10 reb), quinta partita di fila con almeno 40 punti, undicesima con almeno 30 punti. Sostanziale anche l’aiuto di Capela (29+21 reb), mentre agli Warriors non bastano Curry (35+6 ast) e KD (26+7 reb).
La nottata ha riservato anche il ritorno a San Antonio di Kawhi Leonard. Ma gli Spurs gli hanno giocato un tiro mancino, sconfiggendo i Toronto Raptors in maniera netta, per la 3° vittoria di fila della squadra di coach Popovich. Una partita decisa in pratica già nel primo quarto (19-38 Spurs) e chiusa con lo 0-10 con il quale si apre il secondo tempo, per il +28 dei padroni di casa (51-79 a 8’20” dall’ultima pausa). L’ex DeRozan è protagonista con una tripla doppia, la prima in carriera (21+14 rimbalzi ed 11 assist), mentre Aldridge è il top-scorer (23); bene anche Forbes e White (20 e 19 punti a referto). Leonard (21+5 ast) è il migliore in una serata negativa per la squadra di coach Nurse.
Infine, al Golden 1 Center di Sacramento, i Denver Nuggets battono a domicilio i Kings, consolidando il 1° posto nella Western Conference. Dopo un primo quarto in equilibrio (30-30 al 12′), Sacramento prova la fuga nella seconda frazione, toccando un massimo vantaggio di +15 (51-66 ad 1’20” dalla pausa lunga). Gli ospiti, però, replicano con un 22-8 (73-74 a 5’18” dall’ultimo intervallo), per poi chiudere in parità il terzo quarto (84-84). La fase decisiva arriva a metà quarto periodo, con i Nuggets che allungano sul +10 (100-90 con 5’56” da giocare), respingendo poi ogni tentativo di rientro dei Kings. Murray (36+7 reb e 6 ast), coadiuvato da Jokic (26+13 reb e 6 ast), è il top-scorer per Denver; Hield (29) non basta ai californiani.
Di seguito, i risultati della notte:
TORONTO RAPTORS @ SAN ANTONIO SPURS 197-125
DENVER NUGGETS @ SACRAMENTO KINGS 117-113
HOUSTON ROCKETS @ GOLDEN STATE WARRIORS 135-134 OT