Spurs, Popovich tocca quota 1.211 vittorie. Scalzato Pat Riley
Altro importante traguardo nella leggendaria carriera da head coach di Gregg Popovich. Nella notte, all’AT&T Center di San Antonio, gli Spurs hanno battuto con il punteggio di 86-111 i Phoenix Suns, fanalino di coda nella Western Conference.
Un risultato buono per i texani, che riequilibrano il proprio record (14-14), accorciando la distanza dall’8° posto ad una partita e mezza. Soprattutto, però, quella di stanotte è stata la vittoria numero 1.211 di Gregg Popovich da head coach, staccando Pat Riley (1.210) e piazzandosi al 4° posto nella classifica all-time.
A breve dovrebbe arrivare l’aggancio ed il sorpasso ai danni di Jerry Sloan (1.221) per il gradino più basso del podio virtuale, mentre più lontani restano Lenny Wilkens (1.332) e Don Nelson (1.335). Ma sono molte le stats che vedono Popovich al comando o comunque nelle primissime posizioni.
Alla sua 23.esima stagione sulla panchina di San Antonio, coach Pop è il più longevo di sempre con la stessa franchigia in tutti e quattro i maggiori sport professionistici made in USA, secondo in assoluto come percentuale di vittorie (68.6%). Primatista in assoluto come vittorie in NBA con la stessa franchigia, il nativo di East Chicago, Indiana, è stato anche il più giovane nella storia, sempre in NBA, a toccare quota 1.200 vittorie (dopo 1.743 partite).
E ancora, con 515 vittorie in trasferta, Popovich è si al 3° posto nella classifica all-time, ma è vicinissimo sia alla seconda posizione di Don Nelson (517) che alla prima di Pat Riley (521), potendo ipotizzare il doppio sorpasso già in questa regular season. Interpellato in proposito al termine della partita di stanotte, Popovich si è girato e se n’è andato, augurando una buona serata a tutti.
Per lui hanno parlato i suoi giocatori, a partire da Bryn Forbes, 24 punti ed 11 rimbalzi contro i Suns: “Sono grato di avere la chance di poter imparare da uno dei più grandi in assoluto, se non il più grande di sempre. Non c’è molta gente che possa dire di averlo fatto. Già solo il farne parte è pazzesco“.
Così Patty Mills: “Una grande persona, che si preoccupa dei suoi giocatori, del loro sviluppo e che cerca sempre di estrarre il meglio da ciascuno di loro. E’ un onore far parte di questo spogliatoio ed essere allenato da lui e penso che tutti avvertano le stesse sensazioni. E’ per questo che stiamo cercando di fare il meglio possibile per fare ciò che ci sta chiedendo. Ci fidiamo l’uno dell’altro, c’è fiducia in lui e nel sistema. Lentamente ci stiamo arrivando“.
“Penso di parlare a nome di tutti nella squadra dicendo che ci sentiamo onorati di essere qui, in questo spogliatoio e di essere allenati da lui” – aggiunge l’australiano – “È un risultato fantastico arrivare al quarto posto nella classifica all-time. A volte fai anche fatica a crederci, quando ti fermi un attimo e ti rendi conto di dove sei e di chi ti stia allenando“.