Cavs, LeBron rivela: "Ho giocato le ultime tre partite con una mano rotta"
Un’altra logorante stagione è in archivio per LeBron James. Intervenuto in conferenza stampa al termine della pesante sconfitta rimediata dai suoi Cavs che ha regalato il titolo ai Golden State Warriors, il numero 23 è tornato a parlare della famosa Gara-1 rivelando: “Il modo in cui avevamo giocato, le chiamate che sono state fatte: sentivo che la partita ci era stata tolta quando era nostra. Sostanzialmente ho giocato le ultime tre partite con una mano rotta. Me lo sono fatto da solo, le emozioni hanno avuto la meglio“.
Inevitabile poi parlare di futuro: “In questo momento non ne ho idea. Sceglierò insieme alla mia famiglia, come ho sempre fatto, tenendo in considerazione anche le esigenze dei miei figli. Ci sederemo attorno a un tavolo e considerò qualsiasi aspetto. Farò quello che ho fatto anche nel 2010 e nel 2014. Al tempo ho scelto di giocare al fianco di giocatori di grande talento ma anche di grande intelligenza, giocatori cerebrali capaci di capire un gioco prima che lo stesso gioco si sviluppi. Se pensi di essere davvero bravo a fare quello che stai facendo, vuoi farlo insieme ad altri giocatori del tuo livello, studenti del gioco, grandi menti. Questo è un qualcosa che non è mai cambiato. Anche quando sono arrivato qui nel 2014 ho voluto con me giocatori intelligenti, capaci di pensare fuori dagli schemi, e non con gente che si limitasse a scendere in campo ed eseguire degli schemi“.
Le ultime dichiarazioni di LeBron sanno però d’addio: “Sono tornato nel 2014 perché sentivo di dover portare a termine un lavoro. Far parte di quella squadra che due anni fa è riuscita a vincere, e vincere nel modo in cui lo abbiamo fatto, è qualcosa che ricorderò per sempre. Ce lo ricorderemo tutti. Il nostro trionfo ha messo fine a un’attesa durata 50 e più anni a Cleveland, per cui verrà ricordata nella storia dello sport. Quello che posso dire è che sento di poter dare ancora tantissimo a questo gioco, voglio vincere ancora e sento di poterlo fare. Esserci già riuscito in passato non fa che aumentare la mia fame di vittorie. Quest’anno penso di averlo dimostrato: finché gioco voglio sempre puntare al titolo“.