Rockets, preoccupano le condizioni di Chris Paul
Gli Houston Rockets potrebbero godersi ben poco della splendida vittoria, in primis di voglia, carattere ed applicazione difensiva, ottenuta in Gara-5 delle Western Conference Finals contro i Golden State Warriors. Un successo, quello ottenuto sul parquet amico del Toyota Center (94-98), che è valso alla truppa di coach D’Antoni il punto del 3-2, potendo adesso i texani chiudere il discorso già in Gara-6, che si svolgerà alla Oracle Arena nella notte tra sabato e domenica.
A tenere in forte apprensione tutto l’ambiente, però, è quanto accaduto a Chris Paul. L’ex Clippers, con un secondo tempo fantastico su ambo i lati del campo (in totale 20 punti, 7 rimbalzi, 6 assist, 3 rubate e nessuna palla persa), ha preso per mano i suoi in una serata negativa per James Harden (addirittura 0/11 da tre). Appena entrati nell’ultimo minuto di gioco, Paul attacca in penetrazione il neo entrato Cook, con una virata a centro area, seguita da un tiro in sospensione, che non entra. Paul resta a terra, toccandosi dolorante il bicipite femorale della gamba destra.
Visibilmente contrariato, il play di Houston è costretto ad uscire dal campo, sostituito da Clint Capela. Appena finito il match, i Rockets hanno annunciato che il giocatore non avrebbe rilasciato dichiarazioni, rimandando ad oggi il primo aggiornamento sulla situazione. Andandosene dal Toyota Center, però, CP3 ha scambiato qualche parola con Marc Spears, di ESPN, assicurando che farà di tutto per esserci nella Baia per Gara-6.
Nelle classiche interviste post partita, coach D’Antoni ha detto la sua: “Se Paul ci sarà in Gara-6? Vedremo, sarà rivalutato domani (oggi, ndr). L’avete visto anche voi come zoppicava. E lui è un tipo tosto. Come si sente? Non al meglio, chiaramente. E’ preoccupato. Comunque, se potrà giocare Gara-6 bene. Altrimenti abbiamo i giocatori per sopperire alla sua assenza“.
Non crede molto in un recupero lampo Charles Paul, papà di Chris: “E’ dura arrivare fino a questo punto e poi veder succedere una cosa del genere. Ma le cose vanno così, non sai mai cosa può capitare. Chris ha accettato quel che è successo e parlerà con i suoi compagni dicendogli ‘Ehi, io ci sono ancora, anche se non posso giocare’“.
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