I Clippers rinascono nel segno di DeAndre Jordan! Jazz corsari a New Orleans, Wizards comodi su Orlando
ORLANDO MAGIC @ WASHINGTON WIZARDS 80-96: al Verizon Center non va di scena quella che definireste “partita di cartello”. Magic e Wizards si affrontano per la prima volta in stagione a Washington dopo l’incredibile canestro sulla sirena di Beal (oggi out per la seconda partita consecutiva) in quel di Orlando. La partita di stanotte inizia come peggio non potevano chiedere gli ospiti: i maghi della capitale capiscono il punto debole, ovvero sia la lontananza di Frye dal ferro, e attaccano subito con due lunghi di ruolo come Gortat (14) e Nene (14). Il primo tempo scappa via con il dominio dei Wizards nel pitturato, complice anche una difesa piuttosto passiva. Meno, invece, lo sarà nel secondo quarto, quando Payton alza il volume della radio, ruba due palle consegutive e vola verso il canestro per ridurre lo svantaggio. Primo e anche unico sussulto di serata per i Magic. Si va negli spogliatoi sul +8 Washington e la botta che arriva nel terzo quarto sarà quella decisiva. John Wall, che ha ricevuto nel prepartita la maglia dell’ASG, aveva realizzato appena 2 punti nel primo tempo. Decide di mettersi in proprio, prima personalmente con le solite penetrazioni rapidissime e poi giocando di visione per i compagni. Sfiorerà la tripla doppia con 9 punti, 10 rimbalzi e 10 assist. Il vantaggio raggiunge agevolmente la doppia cifra e i Magic fanno fatica nel recuperare quello strappo nel solo ultimo quarto. Ottava vittoria consecutiva dei Wizards sui Magic. Record completamente opposti: 1 vittoria nelle ultime 10 gare per Orlando, 2a vittoria di fila per Washington che nelle ultime 10 ne ha portate a casa 8.
ORLANDO MAGIC (16-39): Gordon 5, Frye 3, Vucevic 14, Oladipo 13, Payton 11, Green 2, Fournier 18, O’Quinn 4, Dedmon 3, Harkless 7.
WASHINGTON WIZARDS (33-20): Pierce 6, Nene 14, Gortat 14 + 14 RT, Temple 7, Wall 9 + 10 ASS + 10 RT, Porter, Humphries 6, Butler 15, Seraphin 7, Gooden 10.
UTAH JAZZ @ NEW ORLEANS PELICANS 100-96: siamo a New Orleans non per commentare le prodezze di Anthony Davis, out per l’infortunio alla spalla dopo la rovinosa caduta dell’altra notte, ma per Jazz-Pelicans, partita più piacevole di quanto si aspettasse. Primo quarto molto piacevole con un ritmo veloce, non forsennato, e con le due squadre che segnano da una parte e dall’altra: per i Jazz si mette in mostra subito Gordon Hayward col tiro dalla lunga distanza, per i Pelicans un ispirato Evans che innesca a ripetizione Gordon. Utah chiude avanti di 2 punti la prima frazione di gioco ma nel secondo quarto si spegne offensivamente: appena 15 punti realizzati e 27 concessi ai Pelicans che riescono ad ottenere buone cose anche dalla panchina. Le percentuali crescono e i padroni di casa guadagnano la via degli spogliatoi avanti di 10. Succede la stessa identica cosa nel terzo quarto, solo che a parti invertite: New Orleans fa una fatica tremenda a segnare e realizza solo 15 punti, mentre i Jazz con Kanter, Gobert e Hayward (sulla sirena) riescono a totalizzare 29 punti azzerando così lo svantaggio. 68-67 Jazz e tavola apparecchiata per l’ultimo quarto. Utah nel secondo tempo è una macchina dalla distanza: inserisce in campo anche Novak che prima fa saltare l’avversario e poi spara da 3 punti per il +9 Jazz! Abbiamo parlato di macchine da 3 punti e stasera non possiamo citare Eric Gordon: è suo il parziale decisivo che riporta sotto i suoi ed è sua la tripla del vantaggio a 4:20 dalla sirena finale. Se Gordon è indemoniato, c’è un altro Gordon, che di cognome fa Hayward, che pare ancora più determinato a portare a casa la gara. Va fino in fondo, sbaglia, prende il rimbalzo e ribadisce a canestro, riportando avanti di 3 lunghezze i Jazz. I Pelicans pasticciano nel finale e non riescono a recuperare. Finisce 100-96!
UTAH JAZZ (19-33): Hayward 32, Favors 18, Kanter 14 + 11 RT, Millsap 2, Exum 8, Burke, Gobert 8, Booker 6, Novak 12, Clark.
NEW ORLEANS PELICANS (27-25): Cunningham 2, Ajinca 8, Asik 6, Gordon 31, Evans 18 + 10 ASS, Withey 5, Pondexter 3, Douglas 8, Babbitt 15, Fredette.
LOS ANGELES CLIPPERS @ DALLAS MAVERICKS 115-98: partita di cartello se ce n’è una. Clippers e Mavericks si affrontano all’American Airlines Center, banco di prova per entrambe le squadre. Per i Clippers, che ritrovano Redick, fondamentale riprendersi dopo le 3 batoste consecutive, Dallas per dimostrare che sa vincere anche e soprattutto con le big. Inizia subito malissimo la partita per i Mavs che prima perdono Tyson Chandler per infortunio (distorsione alla caviglia) e dopo una manciata di minuti perdono anche Ellis. Entrambi non torneranno in campo. Los Angeles ne approfitta con Paul e Crawford ma non va molto lontana grazie alla forza e alla precisione di un ritrovato Villanueva, rivitalizzato dalla cura Carlisle. Per coach Rivers stessi problemi: OK i 32 segnati ma non bene i 31 concessi ad una squadra senza il suo capitale offensivo maggiore. Redick, intanto, continua con il suo ottimo primo tempo e con le solite uscite dai blocchi permette ai Clips di portarsi di nuovo sul +7. Arriva l’intervallo e coach Carlisle ha la possibilità di dare la giusta carica ai suoi che, però, iniziano maluccio anche il secondo tempo: lo svantaggio si allunga subito sul -17 prima di diventare -14 grazie alla solita magia tedesca. La scossa che dà Dirk fa presa sui compagni e dal -14 in un nulla di arriva al -5 con la tripla ancora di Villanueva. Sul lungo periodo, però, l’assenza di Chandler si fa sentire, soprattutto se la squadra avversaria ha una “belva da pitturato” come DeAndre Jordan: mostruosa la sua partita con 22 punti e 27 rimbalzi (career high). 3 rimbalzi offensivi consecutivi e 6 punti di fila per smorzare e chiudere i giochi per i Clippers. Finisce 115-98 LA che così chiude la striscia di sconfitte consecutive lontano dallo Staples.
LOS ANGELES CLIPPERS (34-19): Barnes 12, Hawes 4, Jordan 22 + 27 RT, Redick 15, Paul 25 + 13 ASS, Crawford 22, Rivers 5, Turkoglu 9, Davis 1, Jones, Wilcox.
DALLAS MAVERICKS (35-19): Parsons 16 + 12 RT, Nowitzki 18, Chandler 1, Ellis, Barea 15, Smith, Harris 4, Powell 3, Aminu 5, Villaneva 26, Jefferson 7, Felton 3, Ledo.