Cavaliers, LeBron James non vuole togliere la 'no-trade clause'
I Cleveland Cavaliers non vedono ancora la luce in fondo al tunnel. Anzi. La squadra allenata da coach Lue, senza l’infortunato Kevin Love, sembra ancora più in difficoltà di quanto non fosse, e la scorsa notte è incappata in una nuova, rovinosa sconfitta all’Amway Center di Orlando, contro dei Magic da tempo in versione dimessa, oltre che rimaneggiata.
Una situazione, con i Cavs che ‘vantano’ un record di 7-14 nelle ultime 21 partite disputate, nella quale si inseriscono anche i rumors circa il futuro di LeBron James. Negli ultimi tempi si è detto tutto ed il contrario di tutto, anche di contrasti con il front-office e con l’owner, Dan Gilber. Nel post partita di Orlando, LeBron ha voluto spazzare via ogni illazione su una possibile eliminazione della ‘no-trade clause‘ presente nel suo contratto.
“Non la voglio togliere anche perché voglio restare a lungo qui” – spiega senza mezzi termini The King – “Non potrei mai abbandonare i miei compagni di squadra, e voglio restare fino al termine della stagione per trovare un modo di tornare competitivi. Dobbiamo dare il massimo, andremo fuori e ci prepareremo. Che si vinca o si perda, alla fine della giornata, siamo tutti fratelli e lo sappiamo. Non importa come andrà a finire, non rinuncerei mai alla mia no-trade clause. Lo devo ai miei compagni di squadra“.
Tornando alla partita con i Magic, emblematiche sono le parole di Isaiah Thomas, uno dei giocatori più bersagliati dalla critica: “Quando andiamo in difficoltà smettiamo di giocare, e ognuno va per la propria strada. Nel primo tempo abbiamo giocato bene, ci siamo passati la palla e la difesa ha retto. Poi siamo tornati in campo, e abbiamo ripreso a fare le cose che ci fanno perdere le partite, ovvero andare sempre uno contro uno in attacco, mentre in difesa ognuno pensa a sé“.
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