NEW YORK KNICKS - Tutte le mosse per risorgere dopo un anno da incubo
Un’annata storta capita a tutti. Anche ai Knicks. Peccato sia capitata, però, nell’anno di esordio al timone per Phil Jackson e Derek Fisher, due che sul fondo della classifica non sono proprio abituati a starci.
La stagione in corso è ormai da archiviare nell’ultima delle pagine dei vecchi album, così la dirigenza sta pensando già a come muoversi in vista di un anno, il prossimo, in cui sbagliare sarà quasi vietato.
I blu-arancio dovranno disfarsi di contratti importanti per liberare spazio salariale. Si ripartirà allora da Carmelo Anthony che, superata la soglia dei trent’anni, farà di tutto per ritrovarsi calato in un roster all’altezza almeno di competere per le prime posizioni.
In estate partirà, invece, il ‘nostro’ Andrea Bargnani, ormai corpo estraneo all’universo Knicks da oltre un anno; guai fisici ed anche mentali non hanno consentito all’ex Raptors di calarsi perfettamente nello spirito della Grande Mela, e il suo addio è inevitabile.
Senza aspettare la prossima estate, potrebbe salutare anche Amar’e Stoudemire: l’ex Suns sarebbe la prima vittima sacrificale al termine della stagione, ma il suo addio potrebbe essere anticipato prima dell’ultimo giorno di trade previsto per il 19 febbraio, magari per trasferirsi in una squadra che punti alla post-season.
Ma la vera arma per risorgere passa dalle mani di Phil e dalla crescita d’esperienza in panchina D-Fish, amici negli anni dei Lakers e portabandiera in una missione difficile quanto affascinante: riportare la Grande Mela sulla strada dell’Anello.