Knicks, Lance Thomas ringrazia Anthony
A pochi giorni dalla trade che ha portato Carmelo Anthony ai thunder, Lanche Thomas ha pubblicato una lunga lettera su The Players’ Tribune per salutare l’ex compagno e amico: «Ho una mia personale concezione di amico stretto. Non è tanto il tempo che passi con lui quanto le cose che hai passato con lui. Per questo, melo, dico che sei uno dei miei migliori amici – scrive -. Entrambi siamo di Brooklyn e quando ero a scuola portavo le treccine proprio come te. […] Ti ho visto dominare il torneo NCAA. Eri così forte, così dominante. Ma quello che più mi colpiva era il tuo stile. Mi hai fatto sognare, un giorno, di poter giocare nella tua stessa squadra».
Il resto della lettera, poi, racconta del loro incontro ai Knicks: «Sono cresciuto in una famiglia di tifosi Knicks e ricordo il giorno in cui sei stato scambiato per tornare a New York: uno dei giorni più emozionanti da tifoso. Ero appena uscito dall’università e bazzicavo la D-League ma mi importava solo quello che stavo provando in quel momento. […] Sono arrivato a New york, proprio da OKC, nel gennaio del 2015, con un contratto di 10 giorni. Era un sogno essere nella tua stessa squadra, ma sapevo che tutto poteva essere temporaneo. Ho fatto tutto quello che potevo per restare in squadre, giocando al massimo delle mie possibilità, mettendoci fisico e cuore. e tu l’hai notato».
Infine, dopo aver ripercorso i ricordi che li hanno accomunati in questi anni Thomas conclude: «Uno dei miei più grandi rimpianti è non essere riuscito ad aiutarti a vincere qui a New York. Avrei tanto vincere qui, con te e per te. Quando ho rifirmato per i Knicks ti ho pensato. E mi sono addossato parte delle colpe. […] Non ho mai incontrato nessuno che ami New York quanto te. Questa è la tua città. hai sempre lottato per cercare di far funzionare le cose e anche quando sembrava che la gente non ti volesse più qui, non hai cambiato la tua etica del lavoro e il tuo approccio al gioco. Hai sempre fatto un lavoro dietro le quinte che non tutti hanno notato. […] Non abbiamo raggiunto quello che volevamo ma hai lasciato un segno importante in questa città. e come noi siamo cresciuti con Patrick Ewing e Larry Johnson, così una nuova generazione di giovani ballers ti ricorderà come l’uomo che ha guidato i Knicks. Questo è il mio modo per dirti grazie di tutto».