Charles Barkley: "Le star di oggi? Poverini non in grado di giocare in back-to-back"
Da qualche tempo, la NBA si sta muovendo per provare a diminuire lo stress fisico che i giocatori della Lega devono subire, soprattutto in regular season. Giocare 82 partite in 6 mesi scarsi, con continui back-to-back e trasferimenti da una parte all’altra degli States, con pochissime chance di allenarsi, viene visto come causa dei tantissimi infortuni che negli ultimi anni hanno falcidiato la NBA.
Quest’anno, ad esempio, la Lega ha deciso di anticipare l’avvio della stagione (tip off il prossimo 17 Ottobre), in modo da diminuire il numero di back-to-back. Una decisione che non è piaciuta affatto (tanto per usare un eufemismo) a Charles Barkley. Intervenuto presso la Southern Methodist University di Dallas, l’Hall of Famer ha definito ‘poverini’ i giocatori attuali.
“Sapete, questi poverini non riescono a giocare in back-to-back. Complimenti alla NBA, questi giocatori già guadagnano tra i 20 e i 40 milioni l’anno, e adesso bisogna anche rendergli le cose più semplici. Guai a metterli sotto stress. Non bastano jet privati e hotel di lusso. Questi bambini devono essere viziati ancora di più“, dice Barkley con la sua sferzante ironia.
“Sono davvero arrabbiato con la Lega. Non sono stati capaci di prendere questi ragazzi e dirgli ‘Aspettate un attimo. Vi paghiamo così profumatamente e non siete in grado di giocare per due giorni di fila?’. E invece no, addirittura spostano l’inizio della stagione. E’ uno scherzo” – continua Barkley – “Sono seduto qui di fianco a persone che si sono spostate in treno e hanno anche giocato tre partite in fila. Io non sono mai stato vicino a guadagnare certe cifre e, al posto loro, mi sentirei obbligato a giocare, anche per due giorni di fila. All’epoca ho anche giocato quattro volte in cinque giorni e volavo in classe commercial. Tutto ciò è davvero triste, anche ragionando nell’ottica del tifoso, che ha pochissime occasioni di ammirarti“.