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Golden State Warriors @ Cleveland Cavaliers 116-137 (G4): Irving e LeBron spazzano via i Warriors, tutto rimandato a gara-5

Golden State Warriors @ Cleveland Cavaliers 116-137
(33-49; 68-86; 96-115)

Il pubblico di Cleveland assiste alla prima vittoria nelle Finals con una prova maestosa dei suoi Cavs che, con le spalle al muro, rispondono alle tre sconfitte consecutive e rimandano la serie a gara-5. Si interrompe quindi a 15 partite la striscia immacolata ai playoff di Golden State, che avranno un secondo match point da giocare tra le mura amiche della Oracle Arena.

La prima azione di gara-4 è in favore dei Cavaliers, che fanno subito la voce grossa col centro dall’arco di LeBron, immediatamente ripetuta da un Irving sin da subito in grande spolvero, autore anche di un tiro in fadeaway nonostante la marcatura. I Warriors non si fanno però trovare impreparati e alla correzione a canestro di Pachulia si aggiunge la tripla di un Draymond Green lasciato completamente isolato. Troppi tiri forzati tuttavia dai ragazzi di Kerr, che si fanno ingolosire dagli spazi lasciati liberi e vengono puniti prima dal gioco da tre punti concretizzato da James e poi dalla nuova bomba dall’arco questa volta di JR, per il tabellone che dopo pochi minuti dice già 5-14. Costretti al timeout per limitare l’impeto di Cleveland, gli ospiti perdono però un pallone velenoso in uscita subendo l’attacco a canestro di Love, che galvanizzato trova anche un’ottima realizzazione dal perimetro. Una tripla di Thompson prova a ridare ossigeno ad una squadra che nella prima parte del periodo sembra non essere ancora entrata in campo, ma dopo l’ennesimo pallone perso in maniera ingenua arriva la seconda cannonata da tre punti di Kevin Love, che insieme al canestro conquistato da Tristan Thompson fissano il risultato su un clamoroso 11-26 iniziale. Nuovo timeout quasi obbligato per Steve Kerr per trovare l’antidoto ad una fase offensiva e ancor più difensiva senza difetti degli avversari e quantomeno in questo caso arriva immediatamente il layup di Green, seguito dai primi tre punti della partita di Kevin Durant. I campioni in carica sfruttano male i viaggi in lunetta regalati in più occasioni dagli avversari e i 7 punti consecutivi di un KD finalmente protagonista portano la differenza di punteggio a sole 6 lunghezze. Alla tripla di Irving risponde la schiacciata di Iguodala, mentre Golden State si ritrova con un Curry in versione ectoplasma che dopo aver sbagliato un tiro dall’arco molto forzato e si rende protagonista di un fallo molto rischioso su Shumpert, arrestato in campo aperto. Primo quarto condizionato dal troppo nervosismo degli ospiti, che mandano in lunetta ben 20 volte gli avversari e dopo altre due palle perse concretizzate magnificamente da Love e Jefferson chiudono sul 33-49.

Il secondo periodo viene inaugurato da un jump shot di David West, subito respinto da un Irving che prima va a penetrazione vincente e poi si inventa una tripla da distanza siderale. Un aiuto inaspettato per i Warriors arriva da una serie di gravi errori di Irving e Korver, sfruttati al meglio con la tripla di Klay Thompson e dal gioco da tre punti finalizzato da Durant. Rientro in campo decisamente positivo per LeBron, subito a centro dal perimetro completamente dimenticato dalla difesa, mentre sul lato opposto West si prende un buon canestro non riuscendo a realizzare il libero supplementare. Arrivano finalmente i primi punti dal campo per un irriconoscibile Steph Curry, ma i Cavaliers vanno semplicemente ad un ritmo superiore e alla schiacciata devastante di LeBron si aggiungono le triple di Irving e Smith (49-69). Golden State prova a rialzare la testa nonostante i 20 punti di svantaggio grazie ai due canestri in rapida successione di Livingston, ma un inarrestabile Kyrie Irving vanifica ogni sforzo di rientrare in partita, trovando altre due penetrazioni vincenti. Ancora Livingston a portare punti per i suoi insieme all’euro step che porta al canestro di Durant, che di fatto servono solo a tenere la distanza invariata visto che nel frattempo James trova 8 punti consecutivi. La gara scivola verso l’intervallo sul risultato di 68-86 quando alla tripla di Kevin Love risponde quella di KD sulla sirena.

Le squadre rientrano dagli spogliatoi con il jump shot di Curry seguito dall’assist di quest’ultimo per l’attacco a canestro di Green, che valgono il -14, ma a ristabilire il dominio dei Cavs ci pensano Irving e Love dall’arco, con quest’ultimo che viene aiutato da una palla geniale di LeBron. Il King alza ancora l’asticella trovando prima una penetrazione che spazza via la difesa avversaria e poi decide di migliorarsi ulteriormente alzandosi da solo la palla al tabellone per la devastante schiacciata. Brutto fallo in contropiede di Love, dopo aver realizzato una tripla, che gli costa il flagrant e il possesso concesso dagli arbitri viene sfruttato al meglio da Green. Proprio il numero 23 protagonista di un episodio dubbio in cui sembrava aver ricevuto il secondo tecnico e l’espulsione, salvo poi un chiarimento della classe arbitrale che specifica come il tecnico ricevuto nel primo tempo fosse stato attribuito a Steve Kerr e non alla sua ala grande. Nuova tripla di Smith per spezzare le gambe agli avversari, che comunque vogliono aggrapparsi a questa gara-4 con un sontuoso Kevin Durant e i suoi quattro punti consecutivi. Penetrazione superlativa di Curry che intervalla due brutte scelte offensive dei campioni in carica, che prima vedono LeBron forzare il tiro dalla lunga distanza e poi perdono un pallone velenoso per il troppo individualismo di Irving. Punti fondamentali dalla panchina per i Cavaliers, che riescono a mantenere un vantaggio importante grazie al circus shot realizzato da Deron Williams e ad una tripla di Korver nonostante l’uomo in marcatura (93-109). L’ex playmaker dei Mavericks apre il festival delle realizzazioni dall’arco che chiudono il terzo quarto, arricchito da quella di Curry e quella di LeBron che riporta i suoi a +19 di vantaggio.

Ultimo periodo che viene aperto così come si era concluso quello precedente, con due centri dal perimetro che portano il nome di McCaw e Klay Thompson. La partita sembra essere vicina all’essere clamorosamente riaperta dopo la correzione a canestro di West, ma i cinque punti in rapida successione di Irving fanno crollare nuovamente le certezze dei Warriors. Ancora una serie di giocate strepitose del King di Cleveland, che prima trova un assist per la schiacciata di Jefferson e poi si inventa un jump shot senza ritmo che fissa il risultato sul 105-124. La partita, virtualmente mai in discussione salvo alcune fiammate di Golden State, continua nel suo canovaccio quando all’attacco vincente di Tristan Thompson risponde un Durant mandato in lunetta dal fallo obbligato di Irving. Nonostante lo sforzo del numero 35 in maglia Warriors, autore di una stoppata prima di guadagnare altri due liberi messi a segno che fissano a 35 punti il suo bottino personale, la partita trova definitivamente la sua conclusione quando alla tripla di JR Smith segue quella di Kyrie Irving, che mette il punto esclamativo ad una prestazione individuale memorabile (40 punti totali per lui dopo quest’ultimo canestro). Con l’ingresso in campo delle seconde linee per entrambe le franchigie, il cronometro scende rapidamente verso la sirena finale con il punteggio di 116-137.

Golden State Warriors: Green 16 (14 reb), Durant 35, Curry 14 (10 ast), Thompson 13, Pachulia 6, Iguodala 4, Livingston 10, West 6, McCaw 3, McGee 4, Clark 5.

Cleveland Cavaliers: James 31 (10 reb, 11 ast), Irving 40, Thompson 5 (10 reb), Love 23, Smith 15, Jefferson 8, Deros Williams 5, Shumpert 5, Korver 3, Derrick Williams 2.

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Salvatore Malfitano Classe ’94, napoletano, studente di legge e giornalista. Collaboratore per Il Roma dal 2012 e per gianlucadimarzio.com, direttore di nba24.it e tuttobasket.net. Appassionato di calcio quanto di NBA. L'amore per il basket nasce e rimarrà sempre grazie a Paul Pierce. #StocktonToMalone