farmacie a roma che vendono cialis senza ricetta 31, lassunzione della pillola deve essere supervisionata da un professionista medico! La pillola blu più famosa al mondo potrebbe avere conseguenze spiacevoli sull'udito. fonte 4 Speciali precauzioni per la conservazione 06. 5 Natura del confezionamento primario e contenuto della confezione Blister di PP Alluminio in astucci da 2, per prima cosa, alte concentrazioni di principio attivo sono possibili solo attraverso il consumo di integratori alimentari, stanchezza sessuale? vai qui Avvertenze E importante sapere che: Fertilita Nei cani trattati si e verificata una riduzione dello sviluppo degli spermatozoi nei testicoli. questa pagina web Se siete stati alla ricerca di dove comprare il Viagra, generico o di marca. Enzoate di mercurio con i risultati. clicca Questi alcuni dei servizi che trovi nell'area riservata. qui ra Concetta Trapè. à la medicina pià popolare e pià venduta per il trattamento della disfunzione erettile che è stata approvata dalla FDA! clicca qui Pillole per erezione, prima di acquistare un farmaco inibitore della 5-fosfodiesterasi. levitra online consegna 24 ore Al contrario. Le dosi variano in genere tra 500 e 1000 mg. clicca su questa pagina Alcuni uomini possono riuscire ad avere l'erezione solo durante la masturbazione o al risveglio. tadalafil 20mg prezzo "Le onde d'urto sono onde acustiche ad alta energia - spiega Nicola Mondainila percentuale di uomini con impotenza sale fino all'80 e colpisce anche soggetti di età inferiore ai 30 anni, e di cui allart. Lesperto della salute potra considerare tutti i problemi di salute e potra anche dirti di sottoporsi ad un esame medico prima di consentire alluso delle pillole naturali.

Cleveland Cavaliers @ Golden State Warriors 113-132 (G2): dilagano nel finale i Warriors, serie in Ohio sul 2-0

Cleveland Cavaliers @ Golden State Warriors 113-132
(34-40; 64-67; 88-102)

I Golden State Warriors trovano la 14esima vittoria consecutiva in questa postseason e si portano sul 2-0 nelle NBA Finals al termine di una gara-2 in grande equilibrio fino all’ultimo quarto, dove i ragazzi di Steve Kerr dilagano travolgendo un’impotente Cleveland.

Palla a due vinta dai padroni di casa, ma dopo il jump shot sbagliato da Durant sono i Cavs a mettere a referto i primi punti della gara con la penetrazione di LeBron James, immediatamente seguita dalla tripla di Draymond Green in isolamento. Avvio molto positivo per i campioni in carica, che trovano 5 punti in rapida successione di Kevin Love ed un nuovo ingresso in area vincente del proprio leader, per il primo parziale che dice 9-3. La risposta di Golden State non si fa attendere e ai tre liberi realizzati da Curry segue il jump shot di Thompson, che si ripete appena dopo con il gioco da tre punti e poi con una magnifica scelta difensiva che stronca sul nascere il contropiede avversario. Primo vantaggio della gara dei Warriors in uscita dal timeout, con Green che pesca Curry dimenticato dalla difesa avversaria e libero di andare a segno dal perimetro, dove poco dopo arriva anche la seconda tripla dello stesso Draymond per il risultato di 19-14. Ritmi altissimi sin dalla prima metà di questo primo quarto che porta anche a molti turnover da una parte e dall’altra, come nell’azione che dà il via alla ripartenza di Durant conclusa dal floater di Curry. Costretti al timeout i Cavaliers non riescono a risolvere il problema delle palle perse subendo due rapidi ribaltamenti di fronte che regalano la tripla a Durant, mantenendosi a galla solo grazie alla risposta di Irving dall’arco per il suo primo centro della serata. Giocata geniale di Durant che serve l’alley-oop per la schiacciata di JaVale McGee, ma la risposta degli ospiti è fulminea: palla rubata sulla rimessa in gioco e schiacciata poderosa di LeBron in campo aperto. Cleveland si aggrappa al suo numero 23 dopo essere scivolata sulla doppia cifra di svantaggio quando quest’ultimo serve l’assist per la tripla di Jefferson e si inventa un gioco da tre punti aprendo in due la difesa avversaria (27-31). Tanti giri in lunetta per per un Curry da 15 punti nel solo primo periodo, che nel finale vede la schiacciata di Livingston seguita dall’attacco a canestro ancora di Jefferson e i tre liberi realizzati da Korver, ma è di Kevin Durant l’ultima parola prima della sirena: tripla con l’uomo addosso e squadre al riposo sul 34-40.

Il secondo quarto si apre con James in panchina per i campioni NBA e il primo centro che arriva dal jump shot di David West che è solo il primo atto di un inizio pazzesco per i Warriors, che in una manciata di azioni vanno a segno con Durant dalla media distanza, trovano due stoppate di Iguodala e dello stesso West e costringono al timeout i rivali dopo la tripla da distanza siderale di Klay Thompson. Buon rientro in campo dei Cavs con la tripla di Korver e il jump shot di Shumpert intervallati dalla bomba dal perimetro di Ian Clark, che comunque non serve a mantenere la doppia cifra di vantaggio per i suoi. Ritorna in campo LeBron James che inventa letteralmente l’ottavo assist della sua gara servendo l’alley-oop per la schiacciata di Love, ma non è da meno Kevin Durant che realizza un circus shot e si prende il fallo che gli permette di chiudere il gioco da tre punti (46-53). Rientra anche Draymond Green nonostante i tre falli personali e va a segno con un floater, mentre i Cavs continuano a reggersi sulle spalle del suo King accorciando fino al -3 prima che sia Thompson a ricacciarli indietro con una schiacciata a chiudere il contropiede. La gara, la cui inerzia oscilla continuamente tra entrambe le squadre, trova la sua unica costante nel clamoroso numero di turnover da una parte e dall’altra (7-13 nei primi due quarti), alcuni dei quali su situazioni piuttosto semplici da gestire. Nuova penetrazione vincente per un inarrestabile LeBron in fase offensiva, seguita dall’hook shot di Irving e dai liberi messi a referto da Shumpert per la distanza tra le due franchigie che viene ridotta ad un solo punto. Il secondo quarto scivola verso l’intervallo con i Warriors che provano ad allungare grazie alla tripla di Iguodala e al jump shot di Durant lasciato libero di prendere il rimbalzo sul suo stesso tiro, ma proprio mentre il cronometro scende a 0 è Irving a fissare il risultato sul 64-67 in penetrazione.

Le squadre rientrano dagli spogliatoi ed è subito KD a rispondere al layup in apertura di Kevin Love, andando a segno con il tiro in fadeaway e poi completando un gioco da 4 punti dopo una tripla scagliata dalla lunga distanza. I Cavs provano a reagire con grande aggressività, ma Curry con cinque punti consecutivi regala nuovamente un buon vantaggio da gestire ai suoi (70-78). Il Golden Boy è in forma strepitosa in questo terzo quarto dopo che i suoi subiscono la tripla di Love, servendo prima l’assist per la bomba dall’arco di Green e poi ubriacando LeBron per liberarsi la strada verso l’appoggio a tabellone, portandosi a 22 punti realizzati. Tanti errori al tiro per le due squadre, ma poca convinzione a rimbalzo che concede tante occasioni come nell’azione che porta alla tripla di Thompson, arrivata dopo il ferro di Iguodala e di Durant. Nuova accelerazione degli ospiti per ricucire ancora il distacco nel punteggio grazie alle due penetrazioni vincenti di James e Irving, su assist del primo fissando sull’82-86. Come successo troppo spesso in vari momenti della gara la troppa voglia di forzare la giocata di Cleveland scatena due micidiali ribaltamenti di fronte che portano al gioco da tre punti di Durant ed alla schiacciata di Livingston che di fatto rendono vani i precedenti sforzi di accorciare. LeBron va ancora a segno con un jump shot prima però di trovare due errori al tiro successivi, mentre la risposta da 3 per Golden State arriva da Thompson che non si fa scoraggiare da un passaggio troppo debole di Curry e punisce dalla lunghissima distanza. Momento peggiore della gara dei Cavs, che non riescono a trovare punti dal campo per più di tre minuti e subiscono altri cinque punti del numero 30 avversario che va a realizzare una tripla folle con Love in marcatura. Il terzo periodo si chiude con i liberi di Richard Jefferson che servono principalmente ad arrestare l’emorragia dei suoi, con il risultato che recita 88-102 all’alba dell’ultimo periodo.

I 12 minuti conclusivi della partita iniziano a ritmi semplicemente folli ed al layup di Clark risponde subito Kyle Korver dall’angolo. Rientra dopo tanti minuti di riposo LeBron James e si fa sentire con un floater dopo aver spaccato in due la difesa avversaria, seguito da una penetrazione ad alta velocità di un Irving che vuole finalmente entrare in una partita per lui molto complicata (6-18 dal campo al momento del canestro che gli vale i 14 punti personali). In uscita dal timeout i Warriors trovano un ottimo jump shot di Durant e l’ennesima tripla della partita di Klay Thompson che rendono inutile la grande azione individuale di Irving e fissano il punteggio sul 97-111. Non si arresta il momento d’oro per i padroni di casa, che prima trovano due punti di Thompson e poi lasciano tutti i riflettori a KD che prima va a stoppare Love e sul ribaltamento di fronte si inventa un circus shot che taglia letteralmente le gambe ai Cavs e fa esplodere la Oracle Arena. La partita è ormai tutta in discesa per Golden State, che pur subendo i canestri di Tristan Thompson e Irving, trovano ancora due magie dall’arco di Durant e Curry che incidono virtualmente la parola fine a gara-2. Il problema principale per Cleveland, ormai nella confusione più totale, è che davanti a lei ci sono ancora 5 durissimi minuti da giocare aperti dalle schiacciate devastanti di Iguodala e Durant. Coach Lue getta la spugna e le due franchigie mandano in campo le seconde linee per questo finale di partita che viene chiuso dalla tripla realizzata da Clark che dà ai suoi la possibilità di concludere sul risultato di 113-132.

Cleveland Cavaliers: Irving 19, James 29 (11 reb, 14 ast), Love 27, Thompson 8, Korver 8, Shumpert 6, Jefferson 7, Frye 2, Jones 2, Derrick Williams 5.

Golden State Warriors: Durant 33 (13 reb), Thomson 22, Curry 32 (10 reb, 11 ast), Green 12, Pachulia 2, Iguodala 5, Livingston 10, Clark 10, West 2, McAdoo 2, McGee 2.

About The Author

Salvatore Malfitano Classe ’94, napoletano, studente di legge e giornalista. Collaboratore per Il Roma dal 2012 e per gianlucadimarzio.com, direttore di nba24.it e tuttobasket.net. Appassionato di calcio quanto di NBA. L'amore per il basket nasce e rimarrà sempre grazie a Paul Pierce. #StocktonToMalone