"Fultz e Thomas sono compatibili". Lo conferma il loro coach al college
Il prospetto del prossimo Draft a venir maggiormente accostato ai Boston Celtics, forti della scelta #2, è sicuramente Markelle Fultz. Un eventuale approdo del 19enne di Upper Marlboro, Maryland, a Boston, però, secondo molti potrebbe costare il sacrificio dell’uomo simbolo dei Celtics dell’ultimo periodo, ovvero Isaiah Thomas.
Lorenzo Romar, che ha allenato entrambi a livello di college con i Washington Huskies, non è d’accordo con questa corrente di pensiero e, in un’intervista a Boston.com spiega il suo punto di vista: “Entrambi hanno la capacità di saper giocare sia con che senza palla, ed entrambi sanno essere efficaci in ambo le situazioni. E’ questa la cosa migliore di entrambi. Abbiamo casi di point guard pure che, senza il pallone tra le mani, non sanno cosa fare. Loro sono due guardie complete. Pensiamo ai Detroit Pistons dei Bad Boys, dove Joe Dumars ed Isiah Thomas giocavano insieme ed erano guardie complete. E ancora, allo stesso modo, Earl Monroe e Walt Frazier ai New York Knicks“.
“Quando osservo il backcourt di Boston nel suo complesso, capisco che il nucleo di guardie si completa a vicenda. Qualsiasi combinazione di quei ragazzi può giocare insieme e ciò è meraviglioso” – continua Romar – “Markelle potrebbe, giocare con Avery Bradley, con Marcus Smart e ovviamente con Isaiah. Può giocare con ognuno di questi ragazzi. Chiaramente già Isaiah fa una cosa del genere. Questi giocatori sono intercambiabili“.
“Markelle ed Isaiah si sono conosciuti subito dopo che il primo ha deciso di lasciare Washington. Hanno giocato insieme e Markelle ha conquistato il rispetto di Isaiah sin dal primo giorno. Se devo sottolineare un tratto in comune ad entrambi è certamente l’enorme passione che nutrono per il Gioco. Non ho mai allenato due ragazzi così innamorati del basket” – sottolinea il 58enne di Compton, California – “Nessuno dei due, all’inizio, era visto come un futuro giocatore NBA. Questo momento è arrivato più avanti, molto in là per Isaiah. Per questo motivo perseguono il loro obiettivo in modo così feroce. A loro la vita non ha regalato molto, men che meno nel basket. Si sono dovuti guadagnare tutto. Questo li ha resi umili e non è facile trovare una cosa del genere ai giorni nostri“.
Infine, Romar racconta due aneddoti riguardanti Thomas e Fultz. “Nel primo mese di scuola con noi di Isaiah Thomas come freshman, andammo in una missione gospel per servire il pranzo ai senza tetto. Io ed Isaiah stavamo chiacchierando e gli chiesi se avesse mai fatto una cosa simile prima di quel momento. Lui mi rispose che suo padre gli faceva fare cose simili ogni settimana sin da quando era un bambino. Trovai la cosa molto interessante. Per quel che riguarda Markelle, nella parte iniziale del suo anno da freshman invitai la squadra a casa per cena. Mentre mia moglie preparava da mangiare, i ragazzi si dividevano tra chi giocava a ping pong, chi si divertiva in piscina e chi guardava la TV. Ma non trovavo Markelle. Andai al piano di sopra e lo trovai ad aiutare mia moglie a preparare la tavola per cena, e stava facendo tutto senza che lei glielo avesse chiesto. Questo genere di cose rendono speciale un ragazzo, a mio parere, non solo il talento“.