TOP & FLOP di Warriors-Spurs, Gara 2
Se il primo episodio ci ha fatto emozionare, il secondo ci ha dato alcune certezze in più. La serie, certo, è ancora lunga, ma limitandoci a quanto accaduto stanotte in California, i Warriors ne hanno di più e possono vedere all’orizzonte le ennesime Finals degli ultimi anni.
Non è così facile, però: gli Spurs hanno sentito la mancanza di Leonard, stanotte, ma soprattutto hanno mostrato di aver subito psicologicamente la rimonta di domenica.
Non a caso il migliore dei neroargento è stato un panchinaro di lunga data alla prima occasione come Simmons.
GOLDEN STATE
TOP – Curry: ha azzannato la partita sin dal primo minuto, non ne sono venuti fuori 40 come domenica ma il peso specifico dei 29 messi a referto stanotte è lo stesso. Non solo realizzazioni, però, la casella degli assist recita 7, alcuni bellissimi, altri solo importanti. Le Finali di Conference sono partite benissimo per lui…
TOP – McCaw: rappresentante supremo di una panchina che mette insieme 63 punti. 18 sono i suoi in 26 minuti d’utilizzo, un impatto importante e la capacità di non abbassare mai il ritmo anche quando le stelle non sono in campo. 75% coi piedi dietro l’arco. Amen.
SAN ANTONIO SPURS
TOP – Simmons: quando Leonard non c’è, Jonathon balla. Incredibile la storia di questo ragazzo, ieri ad un provino per la DLeague ed oggi alle finali di Conference. Da titolare. Perché Kawhi non c’è e Pop lo sceglie. Lui è tra i pochi ad uscire dalla Oracle a testa alta. 22 punti in 25 minuti. La barca, all’inizio, la portava da solo.
TOP – Bertans: buon impatto sulla gara e la voglia di farsi notare nonostante il punteggio. Pop gli concede un quarto d’ora sul parquet, lui ripaga con 13 punti e 4 rimbalzi, oltre al 100% da tre. Ha il mirino.
FLOP – Aldridge: con Kawhi ai box, le speranze degli Spurs passavano dalle sue mani. Ma non è quello visto in Gara1, forse il colpo peggiore l’ha subito lui. Sta in campo più di tutti gli altri del roster, ma non prende mai le redini dei suoi e non indirizza il gioco neroargento.