Warriors, Pachulia si difende: "Non sono uno che gioca sporco"
Arriva a stretto giro di posta la replica di Zaza Pachulia alle accuse di coach Gregg Popovich (clicca qui), che ha accusato il centro georgiano per l’infortunio occorso a Kawhi Leonard nel corso del terzo quarto di Gara-1 delle Western Conference Finals tra Warriors e Spurs.
“Il mio approccio al basket da 14 anni a questa parte è quello di giocare duro e di dare sempre il massimo possibile. Non sono d’accordo sul fatto che vengo definito un ‘Dirty Player’. Non lo sono. Amo il basket e gioco duramente. Questo mi è stato insegnato sin dal primo giorno“, spiega Pachulia ai giornalisti presenti.
“Nutro un profondo rispetto per coach Popovich e per gli Spurs, ma ho fatto quello che dovevo fare” – sottolinea il georgiano – “Credo di aver difeso bene nell’occasione, contestando il tiro a Kawhi. Mi dispiace sia caduto proprio sul mio piede. Sinceramente me ne sono accorto solo quando mi sono girato e l’ho visto a terra. Non appena ha rilasciato il pallone io mi sono girato verso il canestro per capire dove sarebbe finito il pallone ed eventualmente provare a catturare il rimbalzo. Mi dispiace molto per lui e avrei preferito che una simile circostanza non si fosse mai verificata. Ho grande rispetto per Leonard, è uno dei migliori della Lega e gli auguro solo il meglio“.
A difesa di Pachulia arrivano le parole di Mike Brown, il quale sottolinea che durante la partita c’è stato anche un altro episodio simile, che ha visto coinvolti Stephen Curry e LaMarcus Aldridge. “Quando Steph ha tirato, Aldridge gli si è fatto sotto per contestargli il tiro” – spiega il coach ad interim dei Warriors – “Steph è riuscito ad evitare di atterrare sulla caviglia, gettandosi a terra. Ho anche richiamato l’attenzione di due dei tre arbitri, dicendogli che si trattava della stessa fattispecie fischiata prima a Pachulia. Entrambi, però, mi hanno detto che non era la stessa cosa, poichè nel caso di Kawhi lui era atterrato sul piede di Zaza, mentre Steph era riuscito ad evitare il contatto con il piede di LaMarcus. Perciò non era fallo. Ma non sono affatto d’accordo“.
“Zaza non è un giocatore sporco, così come non lo è LaMarcus” – continua Brown – “Si tratta di una giocata dura. Ovviamente da fastidio quando un giocatore s’infortuna in una situazione simile. Ma se si torna indietro e si guarda il video, si capisce come le due situazioni siano identiche“.