Thunder, Westbrook difende la squadra: "Non voglio che nessuno provi a dividerci"
Dopo la sconfitta di Gara-4 che ha portato la serie sul 3-1 in favore dei Rockets, Russell Westbrook nel post partita ha dovuto difendere i propri compagni di squadra dalle critiche di alcuni giornalisti.
Oggetto della disputa è sempre lo stesso: le difficoltà dei Thunder quando Westbrook si siede in panchina per riposarsi. Anche nella gara di ieri notte i Thunder, con il proprio leader in panchina, hanno infatti subito un parziale negativo che ha permesso ai Rockets di completare la rimonta e portare a casa la vittoria. Nel post partita i giornalisti hanno chiesto a Steven Adams quali possano essere le cause di queste difficoltà per la second unit dei Thunder. Westbrook, intervenendo in difesa dei compagni, ha preso la parola al posto del centro: “Un attimo, Steven, voglio rispondere io a questa domanda. Non voglio che nessuno provi a dividerci. Noi siamo una squadra, tutti insieme. Se io sono in panca e Steven, o altri, sono in campo, siamo comunque sempre una squadra. Siamo una cosa sola, non voglio che proviate a dividerci. O farci andare uno contro l’altro, o fare di questa squadra Russell e gli altri. Russell contro Houston. Non voglio sentire nulla di tutto questo. Siamo insieme in questo momento, e siamo una squadra unita. Giochiamo come una squadra. E questo è tutto quello che conta.” ha voluto chiarire la stella, che poi ha concluso dicendo: “Quello che dovete dire è “Russell, la squadra non ha giocato bene”. Non dite, come avete fatto adesso “Quando esce Russell, la squadra gioca male”. Questa cosa non conta. Come vi ho già detto, siamo una cosa sola, siamo una squadra.”
Chiari segnali di nervosismo da parte di Westbrook, che vede allontanarsi sempre più la possibilità di proseguire il proprio cammino nei Playoff. Decisiva sarà la prossima gara, in Texas, con i Thunder che non potranno più sbagliare.