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Boston Celtics @ Chicago Bulls 104-87 (G3): Boston rialza la testa in trasferta e riapre la serie a Chicago

Boston Celtics @ Chicago Bulls 104-87
(33-15; 44-41; 76-63)

I Boston Celtics si riprendono nel migliore dei modi dopo le due sconfitte interne e riescono a sbancare lo United Center di Chicago portandosi sul risultato di 1-2 nel primo turno dei playoff e guadagnandone in morale per il quarto atto ancora in Illinois. A timbrare il cartellino per primo dopo la palla a due vinta dai padroni di casa, è una tripla messa immediatamente a referto da Al Horford, che trova la risposta di Robin Lopez, riuscendo a correggere un tiro in fadeaway di Wade. Dopo tanti tiri sbagliati da una parte e dall’altra riesce ad andare a segno ancora dal perimetro Bradley, che si ripete immediatamente seguito anche da una tripla realizzata da Green per il primo tentativo di allungo degli ospiti, che volano in doppia cifra di vantaggio (14-4). La risposta dei Bulls non si fa attendere e arriva dalle mani di Wade, che va a segno con un floater e poi con una penetrazione vincente, e di Grant che spacca in due la difesa avversaria realizzando un layup. Nuovamente a segno dall’arco i Celtics, ancora con un Horford che si conferma un vero e proprio cecchino aggiunto, ritrovando più di 10 punti di distacco grazie ai due liberi realizzati da Crowder. Non si arresta l’emorragia dei padroni di casa in questo primo quarto subendo la settima tripla degli avversari fino a quando è Carter-Williams a tamponare un minimo le ferite anche lui dall’arco, seguito dal jump shot di Butler. Boston dilaga però nel finale grazie al reverse layup di Bradley e infine ancora un canestro dalla media distanza di Crowder, per il 33-15 a cronometro fermo.

Il secondo quarto si apre con il jump shot realizzato da Thomas e dalla penetrazione vincente di quest’ultimo, mentre dal lato opposto arrivano i due liberi di Wade. The Flash guida la carica per i suoi trovando prima un jump shot dalla media distanza e poi un assist geniale per la schiacciata facile di Bobby Portis, chiudendo ancora con un tiro in fadeaway vincente (37-25). L’ottimo momento dei Bulls, che si riportano dopo tanti minuti sotto la doppia cifra di svantaggio grazie alla tripla di Zipser, viene annullato momentaneamente dalla risposta di Bradley e dopo l’ennesima magia di Wade in fase offensiva il punteggio recita 42-32. Tanti errori appena prima dell’intervallo per la testa di serie numero 1 della Eastern Conference, che viene punita puntualmente dai contropiede avversari, prima concluso dal solito lavoro sotto canestro di Lopez e poi dalla rapida esecuzione di Grant. Nonostante un importante canestro di Marcus Smart continua il momento pessimo in fase realizzativa per i Celtics, che anzi si ritrovano dopo la tripla di Mirotic a dover gestire un vantaggio di soli tre punti quando si rientra negli spogliatoi (44-41).

La prima grande giocata dopo l’intervallo arriva dalle mani di Isaiah Thomas, che serve l’alley-oop a Horford e poi si permette il lusso di andare a segno con due bombe dall’arco per ridare immediatamente ai suoi un nuovo vantaggio da gestire. Gli ospiti sembrano essere ritornati quelli del primo periodo soprattutto nel gioco dall’arco, dove arriva anche il canestro di Gerald Green, seguito dal floater di Horford per il ritrovarsi quindi sopra i 10 punti di vantaggio (58-47). Un accenno di reazione dei Bulls arriva da un insospettabile Nikola Mirotic dal perimetro ma sul ribaltamento di fronte ci sono troppe chance concesse agli avversari e non può che arrivare il layup di Thomas, entrato definitivamente in partita come dimostrano i due assist successivi per i canestri di Horford, per rispedire ancora lontani i padroni di casa. Giocate ad alto impatto per i Celtics, che prima trovano l’alley-oop chiuso da Crowder e poi uno spin magnifico di Horford che serve l’assist per la tripla di Rozier (69-54). In un nuovo momento drammatico per Chicago è Butler a caricarsi sulle spalle i suoi chiudendo in maniera vincente tre azioni offensive consecutive, intervallate da una tripla di Smart ed un layup di Olynyk, per il punteggio che sulla sirena finale dice 76-63.

L’ultimo periodo vede un Dwyane Wade protagonista prima con un floater realizzato e poi con un layup in contropiede che seppur sbagliato regala la possibilità di arrivare in schiacciata a Butler, mentre i Celtics rispondono con l’ennesima tripla a referto, stavolta di Olynyk. L’uomo in più in questa fase per gli ospiti si rivela essere Jonas Jerebko, che ringrazia per due assist pregevoli di Bradley andando a segno con un alley-oop e con un layup in rapida successione (85-69). Dopo un nuovo colpo letale subito dall’arco, cortesia di Bradley, Chicago trova nuovamente le forze di reagire e connettere con il jump shot di Butler, seguito dall’attacco in post vincente di Mirotic. L’affondo decisivo per gli ospiti arriva neanche a dirlo dal leader assoluto Isaiah Thomas, che dopo una tripla di Rozier trova prima l’assist per Horford e poi una penetrazione inarrestabile in solitaria, chiudendo il tutto con la schiacciata in contropiede di Crowder che regala virtualmente la vittoria ai suoi (97-77). Con i Bulls che alzano bandiera bianca mettendo in campo le seconde linee, c’è comunque il tempo di ammirare due triple realizzate da Valentine e Payne, alle quali risponde Rozier dal perimetro e poi con una meravigliosa schiacciata in campo aperto. La gara ha poco altro da dire nel finale e i Celtics riescono ad amministrare il vantaggio maturato negli ultimi minuti per prendersi la vittoria in trasferta e riaprire immediatamente il discorso qualificazione del primo turno dei playoff.

Boston Celtics: Bradley 15, Crowder 16, Horford 18, Thomas 16, Green 8, Smart 7, Rozier 11, Olynyk 5, Jerebko 6, Johnson 2.

Chicago Bulls: Butler 14, Wade 18, Mirotic 11, Lopez 12, Grant 6, Zipser 10, Carter-Williams 2, Felicio 2, Portis 2, Payne 3, Morrow 4, Valentine 3.

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Salvatore Malfitano Classe ’94, napoletano, studente di legge e giornalista. Collaboratore per Il Roma dal 2012 e per gianlucadimarzio.com, direttore di nba24.it e tuttobasket.net. Appassionato di calcio quanto di NBA. L'amore per il basket nasce e rimarrà sempre grazie a Paul Pierce. #StocktonToMalone