Utah Jazz @ Los Angeles Clippers 91-99 (G2): i big three dettano legge, è 1-1
UTAH JAZZ @ LOS ANGELES CLIPPERS 91-99
(18-29, 42-51; 70-79)
Sarebbe stato difficile da ipotizzare un secondo passo falso. Specialmente perché, confermata l’assenza di Rudy Gobert, i Jazz hanno dovuto far a meno della sua fisicità nel pitturato di entrambe le aree. Così, Los Angeles si aggrappa ai suoi big three, che rispondono presente: Griffin, Jordan e Paul combinano per 63 punti dei 99 totali, con il primo che tira con oltre il 50% dal campo e gli altri due che trovano una doppia doppia nelle rispettive specialità.
La chiave iniziale della gara è proprio l’apporto dei lunghi californiani. Diaw non può garantire il dinamismo necessario per fermare i muscoli di Jordan, così come basta un cambio a permettere a Griffin di scorazzare libero nell’area avversaria. Infatti, Paul li cerca efficacemente e i Clippers volano subito sull’8-17. Il vantaggio si dilata fino al termine del primo quarto, con i padroni di casa sopra di 11. Nel secondo periodo, la musica non cambia: Griffin spezza facilmente il raddoppio di Ingles e va a schiacciare per il 35-43, e lo stesso fa Crawford per cominciare l’alley-oop concluso da Jordan per il 42-51 che chiude il primo tempo.
Al rientro dagli spogliatoi, Utah prova a svegliarsi. Diaw compensa la mancanza di velocità con le sue doti da passatore: pesca nell’angolo Hill che prende la tripla del 45-53, quindi serve Favors che segna e subisce fallo per il -3. Ma l’assalto dei Jazz si spegne qui e i Clippers rimettono un vantaggio consistente tra loro e gli avversari, suggellato dalla schiacciata di Jordan, servito ad arte da Mbah a Moute (58-70). Tuttavia, la gara è ben lontana dal considerarsi conclusa: il quarto periodo è il momento preferito di Joe Johnson, artefice della giocata che ha permesso a Utah di espugnare lo Staples Center nel primo capitolo della serie. L’esterno dei Jazz trova il floater in corsa per il 74-81, mentre Hayward a metà quarto va a segno col piazzato che riduce a sei le lunghezze di distanza. Un vantaggio che resta tale, per i Clippers, fino a 90 secondi dalla sirena, quando Paul trova Griffin nell’angolo, che manda a segno l’unica tripla della sua partita. Sull’88-97, finiscono le speranze di rimonta degli ospiti, che riportano la serie a Utah forti del fattore campo conquistato: l’impressione è che le buone aspettative su questo incrocio saranno ampiamente rispettate.
UTAH JAZZ: Hayward 20, Hill 12, Favors 13, Ingles 9, Diaw 7, Johnson 13, Hood 10, Mack 5, Withey 2.
LOS ANGELES CLIPPERS: Griffin 24, Mbah a Moute 4, Jordan 18 (15 reb), Paul 21 (10 ast), Redick 4, Crawford 10, Felton 5, Speights 7, Pierce 6.