Un Rubio da record trascina i T'Wolves, Pistons salvati da Morris e Smith. Clippers nel segno di CP3
BROOKLYN NETS @ DETROIT PISTONS 89-90
Parziali: 18-16; 21-19; 24-24; 26-31
Match decisamente equilibrato quello tra i disastrosi Nets e i padroni di casa, i Detroit Pistons. Brooklyn parte con il piede giusto, cercando di fermare un attacco avversario tutt’altro che irresistibile: le percentuali dei Pistons sono bassissime e in appena due quarti vengono realizzati 35 punti, contro i 39 dei bianco-neri. Una partita, senza girarci troppo attorno, dallo scadente tasso di tecnico. I Nets chiudono avanti di 3 il primo tempo, con l’intensità che sale nel corso degli ultimi due quarti. Ad inizio terzo quarto la situazione torna in equilibrio e i padroni di casa prima con KCP e poi con Morris (MVP di serata), provano a spezzare Brooklyn. Il tentativo fallisce, nonostante percentuali e scelte migliorino e così, a 1:30 dalla fine, Lopez piazza una inimmaginabile tripla da 8 metri che dà 4 punti di vantaggio ai suoi. I Pistons sciupano in attacco ma restano attaccati Brooklyn grazie ad una grande protezione del ferro (citofonare Baynes) e a 28.5 secondi dalla sirena finale arriva la tripla del vantaggio di Ish Smith! Grazie alla difesa di Caldwell-Pope viene vanificato anche l’ultimo tiro dei Nets: scippato sulla ricezione Jeremy Lin. Finisce 89-90!
Brooklyn Nets (16-58): Lin 14, Lopez 11, Hollis-Jefferson 14, LeVert 7, Foye, Kilpatrick 15, Dinwiddie 11, Booker 7, Hamilton 6, Whitehead, McDaniels 4.
Detroit Pistons (34-41): Morris 28 + 13 RT, Caldwell-Pope 12, Smith 21, Drummond 2 + 11 RT, Leuer 4, Harris 8, Baynes 7, Udrih 6, Johnson, Hillard 2.
LOS ANGELES LAKERS @ MINNESOTA TIMBERWOLVES 104-119
Parziali: 37-37; 23-30; 22-29; 22-23
Partita opposta a quella appena raccontata è andata in scena al Target Center di Minneapolis, dove i T’Wolves hanno ospitato i Lakers. È la notte di Rubio, accompagnato da un maestoso Karl Anthony Town: i due combineranno per 65 punti suoi 119 totali della squadra, ai quali vanno ad aggiungersi i 27 di Wiggins. La partita viene decisamente vinta dagli attacchi, con un primo quarto che vede le squadre appaiate sul 37 pari. La freccia messa dai padroni di casa arriva sul finire di primo tempo, quando le finte di Rubio fanno saltare tutti i Lakers e concedono tiri aperti allo spagnolo e al resto dei suoi compagni. 60-67 Timberwolves all’intervallo, con 20 punti nel solo primo quarto per l’ex play del Barcellona. Provano a rientrare i giallo-viola ad inizio terzo quarto ma non c’è chance con dei padroni di casa così energici e determinati a far bene. Anche i tentativi di Black e Clarkson vengono vanificati e così, grazie ancora a RR, Minnesota si aggiudica la gara: 104-119 il finale.
Los Angeles Lakers (21-53): Clarkson 18, Russell 14, Randle 12 + 13 RT, Brewer 11, Zubac 2, Nwaba 4, Nance Jr. 4, Black 15, Ennis 12, Robinson 12.
Minnesota Timberwolves (29-44): Dieng 11 + 15 RT, Towns 32, Wiggins 27, Rubio 33 (CAREER HIGH) + 10 AST, Rush 6, Dunn 2, Casspi 4, Muhammad 2, Jones 6.
LOS ANGELES CLIPPERS @ PHOENIX SUNS 124-118
Parziali: 31-35; 36-24; 26-33; 31-26
Nel deserto dell’Arizona arrivano i Clippers di CP3 e Blake Griffin, due che combineranno per 60 punti su 124 della squadra. I segnali non sono positivi per i Suns che devono fare i conti con un Chris Paul che ingrana la marcia subito, senza aspettare i momenti caldi della gara. Il canestro dopo la finta di passaggio ai danni di Len è almeno da podio della top 10 di serata. Con Griffin e Paul “in ufficio” e il solito Crawford che esce dalla panca e inventa pallacanestro, Phoenix si aggrappa alla solita grande dose di talento di Booker (33 i punti finali con 4/7 da 3) e ad un quintetto titolare in grado di andare in doppia cifra. Si va negli spogliatoi sul punteggio di 67-59 Clippers. Il terzo quarto dice numericamente Phoenix, con i padroni di casa che riescono a piazzare la zampata per chiudere il quarto con un +7 che riequilibra la situazione. È decisamente Booker, spinto anche dalla presenza a bordocampo di coach Calipari che lo ha avuto come giocatore appena 3 anni fa, il go-to-guy dei Suns che, a 7 dalla fine, impattano nuovamente a quota 102. Quei momenti caldi che vedono spesso protagonista CP3 arrivano e Paul non delude le aspettative: prima si mette in proprio, poi pesca Griffin con un passaggio allucinante per il +3 a 3:12 dalla sirena finale. Finale in the desert: 124 Clippers, 118 Suns.
Los Angeles Clippers (45-31): Griffin 31, Paul 29 + 10 AST, Jordan 7 + 17 RT, Mbah a Mouse 9, Redick 14, Crawford 19, Felton 7, Speights 5, Pierce 3, Anderson.
Phoenix Suns (22-53): Ulis 16 + 13 AST, Warren 14 + 10 RT, Booker 33, Chriss 20, Len 12, Dudley 7, Jones 10, Williams 6, Price.