Steve Kerr: "Sarebbe meglio ridurre le partite"
In risposta alle critiche arrivate dopo la partita tra Warriors e Spurs che ha visto non scendere in campo nessuna delle superstar delle due squadre per questione di prevenzione dagli infortuni, riposo, ma anche se non soprattutto pretattica in chiave playoff, è arrivata una risposta da parte del coach dei Warriors Steve Kerr.
“Sarei disposto a ridurmi lo stipendio se si giocassero 75 partite e non 82. Credo che 7 partite in meno darebbero la possibilità di organizzare molto meglio il calendario, ma non penso che questo potrà mai accadere perché si parla di soldi”.
Kerr ha colpito nel segno, effettivamente le 82 partite stagionali sembrano intoccabili per l’importanza che il nuovo contratto televisivo ha assunto, e certamente le società stanno dando sempre maggiore importanza al programma di prevenzione degli infortuni e che recentemente ha riguardato anche LeBron James (l’uomo bionico per eccellenza), per cui questa sembra una “realtà” con cui la NBA dovrà imparare a fare i conti.