Clima tesissimo in casa Bulls, Rondo si sfoga sui social ed attacca Wade e Butler
Sembra non avere fine la telenovela in casa Chicago Bulls dopo le parole forti di Wade e Butler che al termine della sconfitta subita contro gli Atlanta Hawks avevano attaccato il resto dei compagni rei di non affrontare con la giusta mentalità le ultime partite (LEGGI QUI).
Nella notte infatti è arrivata puntuale la risposta piccata di Rajon Rondo, tra l’altro sul piede di partenza in casa Bulls, che tramite il proprio profilo Instagram ha pubblicato un post nel quale ha attaccato duramente sia Wade che Butler sostenendo che due stelle come loro dovrebbero comportarsi da veterani e non criticare pubblicamente i propri compagni di squadra come è invece accaduto. Ecco il post di Rondo incriminato, a cui il giocatore ha anche accompagnato un’immagine di lui ai tempi di Boston con Garnett e Pierce per sottolineare forse la differenza di leadership che i due avevano rispetto ad i suoi attuali compagni:
“I miei veterani non sarebbero mai andati dai media. Sarebbero andati dalla squadra. I miei veterani non sceglievano dove e quando si sarebbero impegnati sul serio. Ci davano dentro ogni volta che entravano in campo, che fosse per l’allenamento o per la partita. Non si prendevano giorni liberi. Ai miei veterani non interessavano le loro statistiche. I miei veterani giocavano per la squadra. Quando perdevamo, non ci accusavano. Si prendevano le loro responsabilità e andavano in palestra, mostravano ai più giovani cosa volesse dire lavorare. Anche a Boston, quando avevamo il miglior record della lega, se perdevamo nel bus al ritorno si poteva sentire il rumore degli spilli sul bus tanto era il silenzio. I miei veterani non avevano alcuna influenza sul coaching staff, non potevano cambiare il piano partita perché non andava bene per loro. Ho giocato per uno dei più grandi allenatori, e lui responsabilizzava tutti. Per vincere bisogna essere tutti assieme dal primo al quindicesimo giocatore del roster, quando isoli tutti, non si può vincere in maniera continua. Io posso essere molte cose, ma non sono un cattivo compagno. Il mio obiettivo è di tramandare ciò che ho imparato. I giovani lavorano. Si presentano e si impegnano. Non meritano di essere criticati. Se qualcosa è discutibile, è la leadership”.
Parole sicuramente forti di Rondo a cui per ora Wade e Butler non hanno ancora proferito risposta, vedremo come si evolverà la situazione Bulls nei prossimi giorni e se finalmente si riuscirà a portare un po’ di serenità in uno spogliatoio ormai sempre più spaccato.