Carmelo Anthony-Knicks, tempo scaduto? Le parole del giocatore non escludono un addio
Quando si pensa a New York si pensa alla Grande Mela, alla città che non dorme mai, alle chance che essa fornisce a tutti e ai Knicks, forse l’attrazione in città che più fa parlare di sé. L’abilità dei media newyorchesi nel riempire pagine di giornali, siti e altri mezzi di diffusione con notizie che riguardano i Knicks è senza eguali nella Lega e, nella maggior parte dei casi, si prende di mira la persona più in vista. Questo è il caso del momento a NYC, ovvero sia quello del futuro della star di riferimento dei Knicks, Carmelo Anthony. Dopo aver trascinato la franchigia nelle ultime 7 stagioni, sono arrivati i primi “boo” dalle tribune del Madison Square Garden, figli di un approccio alle gare che non convince più i tifosi. La bolla è esplosa grazie a Charley Rosen, braccio destro e consigliere del presidente dei Knicks Phil Jackson. Rosen ha affermato che “Carmelo Anthony ha esaurito la sua utilità ai Knicks” e, di norma e regola, non sono il miglior biglietto da visita durante un periodo di magra (10 sconfitte nelle ultime 12 gare disputate). La risposta di Melo, però, non si fa attendere e, dopo aver perso malamente in casa dei Raptors, dichiara: “Non ho mai insto a togliere la no trade-clause dal mio contratto. Penso ci sia gente che parla del mio futuro. Non so che dire dato che io non ci ho mai pensato”. Il riferimento non è ancora alle parole di Rosen ma semplicemente al suo futuro. I giornalisti insistono e, finalmente, arriva la risposta alla dichiarazione di Rosen: “Se è così, se le parole di Rosen arrivano da Phil Jackson, penso che sia ora di parlarne. Se pensano che il mio tempo ai New York Knicks sia esaurito, penso che dovremmo parlarne“. Per la prima volta in 7 anni, Carmelo Anthony decide di mettere in discussione il proprio futuro e di trovare la soluzione migliore per sé stesso e per la società.