Thunder e Spurs sempre più in difficoltà, inarrestabile Utah, il fenomeno di giornata è Jimmy Butler.
Boston Celtics – Philadelphia 76ers 111-91
Buona vittoria dei Celtics in quel di Philadelphia al termine di una partita perennemente a favore dei ragazzi dei ragazzi di Brad Stevens. Boston mette subito in chiaro le cose e a pochi secondi dall’inizio conclude un contropiede magistrale con una schiacciata sopra le righe di Jeff Green (18 punti). Buono anche la prestazione del Rookie Marcus Smart (6 assist per lui) che con un pregevole no-look mette nelle condizioni Bradley di appoggiare 2 comodi punti e portare il risultato sul 22-7. Ancora Bradley mette la museruola a Philadelphia siglando due triple in pochi secondi, dando un fatale vantaggio di +20 alla fine del secondo quarto (54-34). Davanti agli occhi di un allibito Allen Iverson i Celtics continuano a dominare gli avversari durante tutto il secondo tempo, prima con la tripla di un isolato Sullinger (21 punti) e poi con una brutta palla persa in uscita dalla propria metà campo per i 76ers che permette a Smart di far finalizzare a Olynyk l’azione (14 punti e 8 rimbalzi). Il finale non racconta altro e l’ex Evan Turner sigla il definitivo 111-91 per Boston
Boston Celtics: Green 18, Sullinger 21, Olynyk 14, Turner 6 (10 ast), Bradley 20, Smart, Bass 6, Thornton 8, Zeller 14, Pressey, Powell 2, Murphy, McGruder 2, Watford, Frazier.
Philadelphia 76ers: Thompson 5, Davies 3, Sims 8 (10 reb), Williams 17, Wroten 17, Moultrie 16, Ware 6, Gordon 4, McDaniels 7, Johnson, Shved 8.
Atlanta Hawks – Chicago Bulls 84-85
Nonostante fosse una partita di pre-season, il finale al cardiopalma e la prestazione di Jimmy Butler la renderanno una partita da ricordare. L’inizio è tutto a favore degli Hawks, con Horford (4 punti, 6 rimbalzi) che mette dentro un tiro dalla media distanza. Il ruolino di marcia resta lo stesso anche nel terzo quarto e prima Horford e poi Sefolosha portano Atlanta ad avere un vantaggio di +18 che sembra insormontabile. Jimmy Butler però si carica i Bulls sulle spalle e praticamente da solo riesce a recuperare una partita persa (a fine partita i punti saranno 29). Si arriva al finale con Atlanta che mette dentro i due punti che segnano l’84-82 e 1.5 secondi da giocare. Tutti sanno chi si prenderà il tiro da 3 che decide la partita e Butler non si fa trovare certamente sprovvisto, portando a casa un’emozionante match (84-85).
Atlanta Hawks: Carroll 6, Scott 15, Horford 4, Schroder 11, Korver 9, Brand 2, Mack 4, Jenkins 10, Antic 8, Bazemore 2, Muscala 2, Sefolosha 5, Payne 4, Eddie 2.
Chicago Bulls: McDermott 4, Gasol 11, Noah 7, Butler 29, Rose 10, Hinrich 2, Gibson 7, Brooks, Mirotic 8, Snell 7.
Oklahoma City Thunder – New Orleans Pelicans 86-120
Brutta sconfitta per i Thunder senza Durant che vengono abbattuti da un Anthony Davis in forma smagliante. Nel primo quarto infatti umilia ripetutamente la difesa di OKC, anche perché coadiuvato dalle triple di Anderson (17 punti), Fredette (5 punti) e Holiday (14 punti). Nella seconda metà di gara è Jeremy Lamb a provare una reazione con i suoi 20 punti totali, ma è ancora Anthony Davis (che terminerà con 28 punti) a zittire i tifosi dei Thunder e mandare i Pelicans al definitivo +34.
Oklahoma City Thunder: Thomas 2, Jones 9, Adams 12, Lamb 20, Telfair 16, Roberson 10,Jenkins 8, Zanna 3, Solomon 6.
New Orleans Pelicans: Babbitt 6, Davis 28, Asik 4, Evans 10, Holiday 14, Rivers 11, Andersn 17, Fredette 5, Miller 6, Ajinca 6, Withey, Young 2, Jones 6, Christmas, Stephens 2.
San Antonio Spurs – Phoenix Suns 90-121
Senza coach Popovich, Leonard, Duncan e Ginobili gli Spurs non possono che incassare l’ennesima sconfitta della pre-season, asfaltati stavolta dai Suns. Parker prova a far iniziare bene i suoi con un bel reverse layup dopo aver preso il rimbalzo offensivo, ma subito dopo il palleggio, arresto e tiro da 3 di Thomas mette in chiaro le cose. Ancora Thomas in penetrazione riesce a scaricare per un isolato Bledsoe che mette altri 3 comodi punti per Phoenix alla fine della prima metà. Nel secondo tempo la musica non cambia, troppe palle perse offensivamente da degli irriconoscibili Spurs trasformate in dei facili punti dai contropiedisti dei Suns. L’opaca prestazione dei campioni in carica, dettata dalla scelta di lasciare a casa i pezzi migliori infastidisce la dirigenza dei Suns, anch’essa in imbarazzo con gli spettatori per lo show offerto.
San Antonio Spurs: Anderson 5, Bonner, Baynes 11, D. Green 9, Parker 9, Belinelli 10, Ayres 4, Diaw 6, Joseph 10, Daye 17, Cotton 4, J. Green 3, Davis 2.
Phoenix Suns: Marcus Morris 14, Tolliver 2, Plumlee 11, Dragic 20, Bledsoe 17, Markieff Morris 17, Green 5, Tucker, Barron 3, Thomas 15, Warren 4, Goodwin 10, Ennis 4.
Utah Jazz – Los Angeles Lakers 119-86
Nonostante il ritorno in pompa magna di Kobe Bryant, i Jazz continuano nel loro inarrestabile percorso di preparazione alla regular season. Nella prima frazione, i Lakers sono trascinati dal solito Bryant (addirittura 27 punti finali per lui) e da Randle, che però al termine di un’azione decorata da due spin e un tiro in sospensione si infortuna e da forfait alla gara. I Jazz sono però guidati da Derrick Favors (16 punti) e da Gordon Hayward (16 punti) che portano un vantaggio a metà gara di 21 punti. Proprio la potenza fisica di Hayward rende vani tutti gli sforzi di Kobe e dei Lakers, che nella seconda metà non riescono a guadagnare nemmeno un punto rispetto a Utah, che porta a casa l’ennesima vittoria con 34 punti di scarto.
Utah Jazz: Hood 11, Favors 15, Kanter 8 (11 reb), Hayward 16, Burke 6, Clark 5, Booker 10, Exum 13, Gobert 9, Jones 5, Felix, Novak 7, Cooley 7, Motum 7, Murry.
Los Angeles Lakers: Johnson 4, Boozer 17, Hill 12 (14 reb), Bryant 27, Price 8, Ellington, Randle 4, Davis 4, Smith 6, Brown, Appling 2, Tyler 2.
Denver Nuggets – Golden State Warriors 101-104
Ottima vittoria per i Warriors in una partita combattutissima. Buona prestazione per i tiratori scelti Curry e Thompson (rispettivamente 13 e 18 punti), ma la scena la ruba McAdoo con i suoi 20 punti e 7 rimbalzi, cosa che non si può dire per Iguodala, un po’ in ombra e a tratti opaco. Denver non molla fino all’ultima azione, trascinata dalle giocate di Chandler e Mozgov, senza dimenticare la buona prestazione del sempre presente Faried (11 punti e 7 stoppate per lui). Alla fin è Harrison Barnes a sigliare il vantaggio definitivo a una manciata di secondi dalla fine, rendendo vani anche i tiri liberi conseguenti di Green.
Denver Nuggets: Chandler 18, Faried 11, Mozgov 18, Afflalo 11, Lawson 8 (10 ast), Green 12, Nurkic 5, Arthur 6, Gee 2, Harris 10, Miller, Williams.
Golden State Warriors: Green 9, Barnes 5, Kuzmic 10, Curry 13, Thompson 18, Speights 6, McAdoo 20, Iguodala 4, Nedovic 9, Rush, Barbosa 5, Craft, Holiday 2, Kapono 3.