Gli Splash Brothers abbattono Houston, mentre i Knicks tornano a vincere. Affermazioni in zona playoff per Charlotte e Brooklyn.
Miami Heat – Charlotte Hornets 76-78
Scontro in zona playoff in quel della Eastern Conference, dove gli Hornets hanno la meglio sugli Heat in una partita dalle poche realizzazioni e decisa nel finale. Inizio ottimo dei padroni di casa, con il rientrante Kemba Walker che attacca e realizza in penetrazione, seguito dal offensiva in post basso di Jefferson, che chiude il primo quarto. Nel secondo periodo prova a dare la scossa Wade, che prima ruba palla e poi appoggia al tabellone dopo aver saltato tutti e cinque gli Hornets, a cui risponde però la prepotente schiacciata di Biyombo, che chiude la prima metà sul 39-45. Dagli spogliatoi escono però in fiamme i ragazzi di Charlotte e prima la schiacciata di Kidd-Gilchrist e poi quella ancora di Biyombo, su servizio di Stephenson, mettono le cose in chiaro. Nell’ultimo quarto c’è la grande rimonta di Miami, che sotto di 10 si risveglia grazie alle triple di Bosh e le azioni in progressione di Wade, arrivando addirittura a giocarsi il punto della vittoria, ma i tentativi dal perimetro di Bosh prima e di Chalmers poi non arrivano nemmeno al canestro, sancendo la vittoria di Charlotte.
Miami Heat: Granger 3, Andersen 6, Bosh 17, Wade 17, Chalmers 13, Haslem 2, Williams 8, Ennis 8, Cole 2.
Charlotte Hornets: Kidd-Gilchrist 8 (14 rimbalzi), Zeller 6 (12 rimbalzi), Biyombo 12 (12 rimbalzi), Henderson 11, Walker 15, Roberts 5, Stephenson 4, Williams 3, Jefferson 12, Neal 2.
New York Knicks – Philadelphia 76ers 98-91
Sfida tra le ultime due della lega, che si incontrano in quel di Philadelphia per un match dallo spessore ai minimi storici, dove a trionfare sono comunque i Knicks di Anthony. Sono proprio loro ad aprire le danze grazie all’offensiva sotto canestro di Stoudemire. Nel secondo quarto New York comincia a racimolare un po’ di vantaggio prima con la tripla di Calderon e poi con il rimbalzo e canestro di Anthony, a cui risponde sulla sirena la penetrazione di Carter-Williams. Il terzo quarto di Anthony lascia però poche speranze ai giovani 76ers, che vedono partire due triple consecutive e un layup in pochi minuti, fissando il punteggio sul 64-52. Nell’ultima frazione di gioco Philadelphia si rifà sotto grazie alle giocate di MCW, come sempre l’ultimo a mollare e che regala una speranza ai suoi con pochi secondi da giocare e uno svantaggio di 4 punti. Speranza che viene però presto spezzata dalla tripla in fade-away di Galloway, che chiude definitivamente il match.
New York Knicks: Anthony 27 (11 rimbalzi), Amudson 4, Smith 8, Galloway 11, Calderon 15, Hardaway Jr. 13, Thomas 6, Stoudemire 9, Larkin 5.
Philadelphia 76ers: Covington 17, Aldemir 0, Sims 11 (12 rimbalzi), McDaniels 12, Carter-Williams 27, Grant 4, Thomas 6, Thompson 8, Drew 4, Sampson 2.
Brooklyn Nets – Sacramento Kings 103-100
I Nets rispondono alle vittorie di Detroit e Charlotte e restano saldamente aggrappati all’ultimo posto disponibile per la post-season, trovando un’importante affermazione in quel di Sacramento. La prima azione degna di nota la mette a referto Bogdanovic, che conclude un contropiede appoggiando tranquillamente a canestro, a cui risponde la poderosa schiacciata di Gay, concludendo il tutto con l’assist a tutto campo di Jack per l’isolato Lopez, che fissa il punteggio sul 31-25. Nel secondo quarto ancora dominante Brooklyn, che dopo l’alley-oop di Johnson per Anderson e il tiro dalla media distanza di Lopez (e il flagrant 1 dato a Jack per reazione) trova addirittura un vantaggio di 20. Nell’ultimo quarto i Kings sfiorano il miracolo con la tripla prima e la schiacciata poi di Gay, seguite dal rimbalzo e canestro di Collison, ma a stroncare le speranze dei tifosi di Sacramento ci pensa il solito Joe Johnson, con una tripla che regala il distacco decisivo ai suoi Nets.
Brooklyn Nets: Johnson 16, Garnett 4, Plumlee 6, Bogdanovic 10, Jack 16, Lopez 22, Teletovic 5, Anderson 14, Brown 3, Morris 7.
Sacramento Kings: Gay 25, Thompson 4, Cousins 28 (14 rimbalzi), McLemore 9, Collison 16, Stauskas 0, Williams 6, Sessions 2, Casspi 10.
Houston Rockets – Golden State Warriors 113-126
Ancora una sconfitta per i Rockets alla Oracle Arena, dalla quale Harden e compagni non riescono mai ad uscire vittoriosi e a fermare il treno in corsa chiamato Warriors. Primo tempo disastroso per i texani, che Harden non riesce a portare avanti da solo e puniti dalle giocate di Thompson e Curry (27 e 22 punti finali). Un accenno di reazione gli spettatori riescono a vederla prima nel terzo e poi definitivamente nell’ultimo periodo, dove un ottimo Brewer (20 punti) prova a rimettere in piedi la baracca. Il vantaggio per i Warriors ad inizio dell’ultimo quarto è però di 24 punti, troppi da recuperare ad una squadra così in forma e tra le mura amiche così imbattibile: il match si chiude sul 113-126 e Golden State si conferma al primo posto della lega.
Houston Rockets: Ariza 6,Motiejunas 4, Howard 7 (11 rimbalzi), Harden 33, Beverley 6, Smith 5, Brewer 20, Terry 14, Dorsey 7 (12 rimbalzi), Papanikolaou 2, Shved 9.
Golden State Warriors: Barnes 11, Green 18, Bogut 9 (10 rimbalzi), Thompson 27, Curry 22, Iguodala 7, Speights 9, Lee 9 (10 rimbalzi), Barbosa 6, Livingston 8.