Tutto facile per Cavs e Mavs, continua a vincere Detroit, Durant e Westbrook strappano la W all'OT sui Wizards
UTAH JAZZ @ CLEVELAND CAVALIERS 92-106
I Cavaliers proseguono la loro striscia positiva; a farne le spese sono gli Utah Jazz, a cui non basta un Kanter in grande spolvero. E’ un bel passaggio no-look di LeBron che mette Mozgov da solo a canestro per l’8-11 a favore dei padroni di casa. Cleveland finalmente corre e si difende bene. E’ da un recupero di Irving nel pitturato che permette a Love di mandare James in contropiede e a tu per tu con il caenstro, il Re regala una schiacciata delle sue, per un primo tempo che si chiude sul 40-53. Lo schema Love-LeBron funziona bene per le ripartenze veloci ed LBJ può schiacciare comodamente il +22 ad inizio terzo quarto. Gli Jazz sono distratti e poco precisi: da un’alzata sbagliata di Hayward ne nasce una ottima di Irving per Love per il +26 Cavs. Il gioco da tre punti in chiusura di partita di Kyrie mette i Cavaliers sul +17 e chiude definitivamente la partita.
UTAH JAZZ: Hayward 14, Favors 12, Kanter 24 (17 rimbalzi), Ingles 3, Burke 2, Gobert 6, Exum 4, Booker 5, Millsap 12, Williams 10, Clark, Evans.
CLEVELAND CAVALIERS: James 26, Love 19 (13 reb), Mozgov 16 (11 reb), Smith 15, Irving 18, Thompson 4, Marion 6, Dellavedova 2, Jones, Miller, Haywood, Harris.
ORLANDO MAGIC @ DETROIT PISTONS 118-128
Tanto spettacolo a Detroit, dove i Pistons confermano di essere una seria contender per i playoff. I trascinatori sono sempre gli stessi per i padroni di casa: Jennings, Drummond e Monroe. I giochi a due fra quest’ultimo e Jennings mandano letteralmente in tilt la difesa di Orlando, che per tutto il primo tempo non riesce mai a contenere le loro giocate, sia quando optano per il pick&roll, sia quando semplicemente lo fingono. Detroit indirizza subito la partita, andando a riposo sul 48-65. C’è bisogno di una scossa peri Magic, e questa arriva da Tobis Harris, che prima inchioda il buzzer beater a fine terzo periodo dall’arco e poi inizia l’ultimo periodo con due giochi da tre punti che mandano Orlando sotto solo di 2. La sapiente regia di Jennings è l’arma che permette ai Pistons di chiudere la partita e di portare aa casa un altro successo fondamentale.
ORLANDO MAGIC: Marble, Frye 8, Vucevic 26 (15 reb), Oladipo 23, Payton 8, E. Gordon, A. Gordon 4, Harris 19, Ridnour 4, O’Quinn 12, Fournier 14, Green.
DETROIT PISTONS: Singler 14, Monroe 24 (10 reb), Drummond 26 (17 reb), Caldwell-Pope 10, Jennings 24 (21 ast), Butler 5, Meeks 7, Tolliver 9, Augustin 5, Anthony 4.
DALLAS MAVERICKS @ MINNESOTA TIMBERWOLVES 98-75
I Mavericks svolgono il compitino a Minneapolis e si sbarazzano dei T’wolves mai in partita. Ma non nel primo quarto, quando Wiggins si permette di portare a scuola Monta Ellis e, dopo una virata, inchioda la schiacciata. Nel secondo periodo, Barea mette in moto Parsons, che dall’arco e sotto canestro comincia a colpire senza pietà la difesa di Minnesota che sprofonda a -18 a fine secondo quarto. La vera magia la regala Rajon Rondo: passa sul blocco, finta di passaggio dietro la schiena, Young abbocca e il monello può appoggiare comodamente due punti. Tra terzo e quarto periodo anche Nowitzki riscalda la mano e quando il vantaggio supera i 20 punti, Carlisle manda le seconde linee per amministrare un vantaggio che rimarrà tale.
DALLAS MAVERICKS: Parsons 22, Nowitzki 16, Chandler 7, Ellis 7, Rondo 9, Powell 6 (10 reb), Harris 6, Jefferson 5, Barea 7 (10 ast), Aminu 5, Smith 4, Felton 2, Villanueva 2.
MINNESOTA TIMBERWOLVES: Hummel 5, Young 14 (11 reb), Dieng 6, Wiggins 18, Williams 5, Pekovic 14, Budinger, Bennett 6, LaVine 2, Daniels 5, Robinson.
OKLAHOMA CITY THUNDER @ WASHINGTON WIZARDS 105-103
Colpo esterno dei Thunder al Verizon Center di Washington, DC, città natale di KD, accolto con tanto calore dai suoi concittadini. L’avvio di gara è targato Durant: è l’unico in grado di mettere paura alla difesa avversaria. Il primo quarto, però, si chiude con una tripla sulla sirena in transizione di Wall, che mette i suoi sopra di 5 (26-31). Nel secondo quarto, Washington ha più benzina dei Thunder, che non riescono a contenere i padroni di casa quando vanno in contropiede; OKC, al primo tempo, è in ritardo di 12 punti. Al rientro dagli spogliatoi, Westbrook prende per mano la squadra, e canestro dopo canestro impatta a fine terzo periodo a quota 62. Nel quarto periodo, invece, si riaccende Durant, che tenta l’allungo. Ma i Wizards sanno a chi affidarsi quando un tiro può valere la partita: Paul Pierce, che non delude nemmeno stavolta. Messo in ritmo da Wall, The Truth si alza dall’arco, per la tripla che vale il +2 a 35’’ dalla fine. Westbrook riesce a pareggiare e si va all’OT. Durant protagonista assoluto: prima schiaccia su Gortat, poi passa dietro al blocco di Adams e spara dall’arco, mandando i suoi sul 103-101. Wall dall’altro lato pesca Nene in area che firma il pareggio; l’ultimo possesso è di OKC e la rimessa è stata disegnata perfettamente: la difesa dei Wizards si apre, Westbrook riceve e in tre passi e già al ferro per appoggiare il tiro che vale la gara.
OKLAHOMA CITY THUNDER: Durant 34, Ibaka 7, Adams 6 (20 reb), Roberson, Westbrook 32, Morrow 10, Waiters 8, Perkins 6, Jackson, Collison 2.
WASHINGTON WIZARDS: Pierce 14 (12 reb), Nene 24, Gortat 10, Beal 14, Wall 18 (13 ast), Humphries 4, Butler 9, Porter 1, Seraphin 9, Miller.