Houston Rockets @Golden State Warriors 132-127 2OT, Harden interrompe la striscia vincente dei Warriors
Alla Oracle Arena di Oakland, i Warriors, reduci da 12 vittorie di fila, ospitano i Rockets di James Harden. Partono meglio i texani che, con un Harden subito incisivo (11 nel periodo), vanno subito sul 13-4 (9’17” al primo intervallo). La reazione dei ragazzi di Steve Kerr è immediata, con un contro-break di 3-13 (16-17 a 5’22” dalla sirena). Al 12′, il tabellone recita 32-30 Rockets. Il secondo periodo comincia con 6 punti in fila di Harrell, mentre Ryan Anderson ne mette 10 nel periodo. Dall’altra parte, invece, è Durant (9 nel periodo) a mettersi in evidenza. La partita continua ad essere equilibrata, con Houston che allunga leggermente e va alla pausa lunga avanti di 5 lunghezze (64-59).
Al rientro in campo, il ritmo della partita cala. Golden State fatica molto a trovare continuità in attacco (31.8% con 7/22 dal campo nel periodo), e la tripla di Harden a 6’28” dalla sirena vale la double-digit di vantaggio ai Rockets (77-67). Curry (8 nel periodo) prova a darsi una mossa, permettendo ai suoi di rifarsi sotto. Al 36′, Houston guida ancora la partita, con il punteggio di 86-82. Pronti, via nel quarto periodo, e Harrell posterizza brutalmente McAdoo, con tanto di fallo aggiuntivo (91-85 a 9’32” dalla sirena). KD (13 nel periodo), Green e Curry s’incaricano della rimonta, con i padroni di casa che impattano sul 97-97 (5’09” alla fine). I Rockets, però, fanno male da dietro l’arco, non solo con Gordon ed Anderson (10 nel periodo), ma anche con Dekker, che riporta avanti i suoi (100-97 a 4’41 dalla sirena). Curry risponde a tono, ma Anderson, con 1’24” da giocare, piazza la bomba dall’angolo del 111-109. Si procede punto a punto e Durant, dalla lunetta, firma il 113-113. Mancano 19″ e l’ultimo possesso è dei texani. Harden sfida Iguodala, ma il suo step-back da tre finisce sul secondo ferro. E’ overtime.
L’MVP in carica fa e disfa in avvio di OT: prima realizza, in sequenza, gioco da tre punti e tripla, mandando i suoi sul 115-119, quando sono passati 49″ di gioco; poi commette fallo da tre su Harden, che ringrazia e porta i suoi sul -1 (118-119). A 1’25” dalla sirena, Dekker serve a Gordon il pallone del pareggio (121-121). Dopo il botta e risposta Dekker-Thompson, è Durant ad avere il pallone della vittoria, ma la sua preghiera dall’angolo, con meno di 2″ sul cronometro, è un air-ball. Serve, quindi, il secondo overtime. Nel secondo prolungamento si segna con il contagocce. Harden, però, c’è e piazza la bomba da grande distanza per il 126-123, a 3’12” dalla fine. Ancora il Barba dalla lunetta e Gordon piazzano l’allungo decisivo (130-124 a 1’53” dalla fine). Golden State non riesce più a rientrare e perde 132-127.
HOUSTON ROCKETS (12-7): Anderson 29, Ariza 12, Capela 10, Beverley 3, Harden 29 (15 reb + 13 ast), Harrell 13 (10 reb), Dekker 11, Brewer 2, Gordon 23, Wiltjer, Hilario, Ennis, McDaniels
GOLDEN STATE WARRIORS (16-3): Green 20 (15 reb), Pachulia 2, Durant 39 (13 reb), Curry 28, Thompson 15, West, McAdoo 4, Looney, Iguodala 10, McGee 1, McCaw, Livingston 4, Clark 4