Denver Nuggets @ Utah Jazz 83-108, terzo quarto fatale ai Nuggets. Hayward e Hill decisivi
A tre giorni di distanza dalla sfida del Pepsi Center, Nuggets e Jazz si fronteggiano di nuovo, stavolta Vivint Smart Home Arena di Salt Lake City. Da segnalare, per i padroni di casa, il ritorno sul parquet, dopo 8 partite d’assenza, di George Hill, il quale risulterà decisivo. Negli ospiti non c’è Gallinari (stiramento ad una coscia).
L’avvio di partita è da incubo per Denver. Hayward (11 nel periodo) e compagni mettono a ferro e fuoco la metà campo difensiva dei Nuggets (66.6% dal campo, 12/18), portandosi prima sullo 0-14 quindi sul 5-22 (7’07” dalla fine del primo periodo). Wilson Chandler (13 nel periodo) guida la reazione d’orgoglio ospite che, grazie anche alle due triple di Jamal Murray, conduce al 27-36 di fine primo quarto. Calano (e di molto) ritmo e percentuali, in particolare nei Jazz (31.5%, 6/19). Non che i Nuggets facciano tanto meglio (31.8%, 7/22) ma, con un parziale di 16-2, gli ospiti trovano il pari a quota 45 (3’02” dalla pausa lunga), con un Faried ispirato (8 nel periodo). Al 24′, però, è ancora Utah ad essere in vantaggio (47-53).
La partita s’indirizza definitivamente sui binari dei Jazz nel terzo periodo. Sfruttando le difficoltà al tiro dei Nuggets (21%, 4/19 dal campo), la squadra di coach Snyder mette le ali, volando prima sul +20 (50-70 a 6’09” dalla sirena), quindi sul +23, con cui termina il terzo periodo (61-84). Sono Gobert e Hill (11 e 9 nel periodo) a spingere i padroni di casa verso un quarto periodo in scioltezza, nel quale Utah sfiora più volte il +30. Alla fine, il punteggio recita 83-108 Jazz.
DENVER NUGGETS (6-9): Faried 8 (10 reb), Hernangomez 9, Nurkic 2, Mudiay 3, Barton 1, Jokic 9, Arthur 8, Chandler 13, Gee 2, Nelson, Beasley 5, Murray 23
UTAH JAZZ (8-8): Lyles 5, Hayward 22, Gobert 19 (13 reb), Hill 22, Hood 16, Bolomboy 2, Johnson 3, Ingles 3, Diaw 11, Withey 3, Exum, Neto 2, Mack