Bulls, Wade: "La free agency attuale si basa tutta sulle relazioni tra i giocatori"
Il passaggio di Dwyane Wade dagli Heat ai Bulls, chiaramente dopo quello di Durant da OKC ai Warriors, è stato uno dei pezzi forti della free agency 2016. Nel corso di un’intervista ad ESPN, Wade ha rilasciato alcune interessanti dichiarazioni a proposito.
“La Lega, al giorno d’oggi, è molto cambiata” – esordisce Flash – “E’ basata completamente sulle relazioni e i rapporti tra i giocatori. Ovviamente, presidenti e GM hanno il loro lavoro da fare per costruire le squadre. Ma, quando arriva il momento della free agency, quello che conta più di tutto sono le relazioni tra i giocatori“.
“Se la stella di una squadra non viene ad incontrarmi” – prosegue Wade – “Allora penso che non è contento di avermi in squadra. Sicuro non è entusiasta di avermi lì. Se Jimmy (Butler) non fosse venuto ad incontrarmi, avrei pensato che non mi voleva in squadra. Invece Jimmy mi è venuto incontro e mi ha detto ‘Voglio che tu venga’. Così è semplicemente diverso“.
Conclude così l’attuale giocatore dei Bulls: “Non posso sedermi qui e raccontare ad ognuno cosa si prova ad essere free agent. E cosa si prova a decidere in quale squadra andare. Nessuno avrebbe mai pensato che avrei lasciato Miami e nemmeno che avrei indossato la maglia dei Bulls. Ma sono cose che succedono. Non sai mai cosa può capitare durante la free agency“.